{{IMG_SX}}Stoccolma, 18 febbraio 2008 - L'attrice svedese Eva Dahlbeck, consacrata alla fama internazionale dal regista Ingmar Bergman, è morta a Stoccolma all'età di 88 anni. La causa del decesso è stata un'infezione, ha detto il figlio Thomas Lampell, annunciando la scomparsa della madre alla stampa internazionale.

L'attrice da molti anni soffriva del morbo di Alzheimer. Bionda e longilinea, ma insieme maestosa e procace, Dahlbeck ha espresso la gioia di vivere della donna esperta, matura, ma sempre appassionata, di cui resta memorabile l'interpretazione nel film 'Sorrisi di una notte d'estate' (1955) di Bergman: il personaggio di Desiree, attrice e amante, è stato scritto per la sua intelligenza e la sua taglia; accompagnata da Gunnar Bjornstrand all'arpa, ella intona con la chitarra il 'carpe diem' che è la morale di tutta la vicenda.

Dahlbeck esordì al cinema con il regista Alf Sjoberg, il quale nel 1949 la diresse nella figura d'una povera donna di campagna in 'Solo una madre'. Fine, ironica, pungente nella commedia, altrettanto credibile nel dramma: così l'ha vista e resa Bergman in un quintetto di film dal 1952 al '57.

Il leggendario regista svedese la scelse per 'Donne in attesa' del 1952, 'Una lezione d'amore' del 1954, 'Sorrisi di una notte d'estate' del 1955, 'Sogni di donne' del 1955 e 'Alle soglie della vita' del 1957. Bergman la diresse di nuovo nel 1964 in 'A proposito di tutte queste signore'.

 

Eva Dahlbeck, che per il teatro di rivista si scriveva le proprie canzoncine, e che ha pubblicato anche tredici romanzi tra il 1964 e il 1999, si dette poi alla sceneggiatura cinematografica.
In questa nuova veste, e pur continuando la sua carriera di attrice ('Le creature' di Agnes Varda del 1966, ad esempio), si presenta nel film di Arne Mattsson 'La donna delle tenebre', interpretato nel 1966 da Gunnel Lindblom. Nel 1967 recita in un film di Henning Carlsen, 'Quando due corpi si incontrano, una dolce musica', pellicola erotica che la progressiva liberalizzazione della censura consentì di uscire in Italia nel 1976, quasi dieci anni dopo la sua realizzazione.