{{IMG_SX}}Perugia, 19 novembre 2007 -  L'identikit del quarto uomo implicato nell'omicidio di Meredith Kercher è ormai tracciato e gli inquirenti perugini hanno scritto il suo nome, Rudy Hermann, su un ordine di cattura internazionale. È un africano 21enne, originario della Costa d'Avorio, arrivato in Italia non da clandestino ma come regolare privilegiato essendo stato adottato da una famiglia di industriali perugini.

 

Un rapporto conflittuale, segnato da una brusca separazione e dal passaggio del giovane all'ambiente dello spaccio dove viene presto notato dalle forze dell'ordine. Cinque anni fa rimase vittima di un accoltellamento durante una violenta lite scoppiata proprio per questioni di droga. Forse è lui l'uomo che la mattina del 3 novembre venne notato con Amanda in una lavanderia a gettoni del centro storico nella quale lavò scarpe Nike (l'impronta numero 43 rinvenuta accanto al corpo di Meredith, pur compatibile, al momento non è quella di Raffaele) e vestiti.


Sue sarebbero le impronte papillari rinvenute sulla federa del cuscino ed il materiale genetico estratto dai residui organici e rinvenuto sulla carta igienica nel bagno dell'appartamento di via Sant'Antonio, tracce tradotte grazie alla fotosegnalazione fatta in occasione di uno dei fermi da parte della polizia.


Discordanti le indiscrezioni su dove si trovi ora, si dice sia già stato individuato a Milano ma da alcune testimonianze si evince che qualche giorno fa era ancora a Perugia. Ma secondo il 'Daily Telegraph' «la cattura di un quarto uomo sospettato di essere coinvolto nell'omicidio di Meredith è imminente».
Gli investigatori - spiega l'articolo - stanno mostrando fotografie dell'uomo nei bar e nei ristoranti di Perugia. Una fonte vicina alle indagini non ha rilasciato commenti sulle indiscrezioni che parlavano di un mandato d' arresto già emanato, ma ha riferito che la polizia spera di catturare l' uomo in brevissimo tempo.

 

Resta ancora da chiarire il ruolo di Amanda, attorno alla quale sembrano ruotare i tre uomini coinvolti, Raffaele Sollecito, Lumumba Diya e lo stesso Rudy Ermann, il quarto uomo che Amanda sicuramente conosceva (era un amico, qualcosa di più o il suo fornitore di droga) e che non ha voluto coinvolgere.

 

CHI E' HERMANN

Conosciuto come piccolo spacciatore, Rudy Hermann, su cui pende un mandato di cattura internazionale per l'omicidio di Meredith Kercher, rivela caratteristiche singolari. Il recente passato in una famiglia benestante con tre figli (che lo aveva preso in affido 17enne, dopo che il ragazzo aveva avuto problemi con il padre legittimo, con cui era arrivato in Italia all'età di 5 anni), la passione per lo sport (ha giocato nel ruolo di guardia nella squadra di pallacanestro Nuova Perugia, conducendo il campionato 2004-2005 in serie C1 e lasciando un buon ricordo in tutta la dirigenza e negli ex compagni), il lavoro in pub e pizzerie per mantenersi agli studi (aveva frequentato l'istituto alberghiero per circa un anno e mai completato l'istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele) ed il rifiuto di questi valori positivi per abbandonare la sua seconda casa, il lavoro come giardiniere che la nuova famiglia gli aveva dato nella sua impresa agrituristica per entrare nel buio universo della droga.

 

Sembra che avesse lasciato l'Umbria durante l'estate, trasferendosi a Milano dove era finito nei guai sempre per colpa della droga, per rientrare a Perugia pochi giorni prima del delitto (abitava in un appartamento in corso Garibaldi dove anche Raffaele Sollecito ha il suo monolocale) e ritornare a Milano dopo la morte di Meredith (una pattuglia della polizia l'avrebbe sorpreso con in tasca una piccola quantità di stupefacente).

 

Questo giovane, alto intorno ad un metro e ottanta, con la corporatura normale forse nell'Internet point che frequentava abitualmente aveva conosciuto Amanda o la stessa Meredith. Non è da escludersi che la polizia postale proceda ai controlli anche sui computer dello stesso Internet point per risalire agli accessi effettuati da Rudy se solo con Amanda o anche con Meredith, le quali dai loro computer potevano potenzialmente «colloquiare» con tutti.

 

PATRICK LUMUMBA

 

Per Patrick Lumumba Diya potrebbe essere vicina il momento della scarcerazione: il pm Giuliano Mignini, secondo quanto si appreso, sta per predisporre il provvedimento con cui revoca l'ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. L'istanza al Gip dovrebbe essere firmata domani mattina e contestualmente consegnata alla cancelleria del giudice.