{{IMG_SX}}Bari, 22 febbraio 2008  - Il canile municipale di Barletta (Bat) è stato posto sotto sequestro dai militari della Compagnia Guardia di Finanza, al termine di un'indagine avviata in materia di spesa pubblica, su delega della Procura della Repubblica di Trani.

 

L'inchiesta sulla gestione e conduzione del canile/rifugio del Comune di Barletta, finalizzata all'individuazione di eventuali "sprechi" ed alla verifica del corretto utilizzo delle somme pubbliche stanziate per il mantenimento della struttura che ospita a tutt'oggi circa 370 cani, è stata coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Carmela Bruna Manganelli.

 

Da una serie di ispezioni e perquisizioni presso il canile e il settore-ambiente e servizi pubblici del Comune di Barletta sono emerse violazioni alla normativa di sicurezza sul lavoro e igiene in particolare riguardanti l'annesso ambulatorio veterinario trovato in pessime condizioni, ed, in parte, trasformato in deposito/magazzino.

 

Anche le gabbie, alcune delle quali sovraffollate, sono risultate in condizioni igieniche precarie per gli stessi animali ospitati.

 

Le operazioni tecniche di controllo svolte presso la struttura sono state condotte dai finanzieri che hanno richiesto l'intervento di un nucleo misto specializzato composto dal Servizio Veterinario e dal Servizio Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di Lavoro proveniente dall'ASL di Bari.

 

Il mancato rispetto delle norme di sicurezza, le precarie condizioni igieniche e l'assenza di un documento di valutazione dei rischi nonchè l'individuazione di un responsabile per la sicurezza per una corretta gestione della struttura da parte della società che si era aggiudicata nel marzo del 2007 l' "appalto per l'affidamento del servizio di sanificazione del rifugio comunale per cani e del canile sanitario con somministrazione quotidiana di cibo", hanno reso necessario il sequestro preventivo.