{{IMG_SX}}ROMA, 24 aprile 2008 - Dopo mesi di carcere, e con una posizione processuale assai compromessa, cedono al nervosismo e inveiscono contro il personale del carcere di Como Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due coniugi imputati per la strage di Erba in cui morirono, nel dicembre del 2006, quattro persone, tra cui un bambino di due anni.

 

L'ex netturbino, in particolare, ha avuto una punizione di tre giorni di isolamento per essere andato su tutte le furie quando, un paio di settimane fa, un agente di polizia penitenziaria gli ha chiesto di consegnargli il kit (forbici, evidenziatore, etc) con cui Olindo realizza piccole cornici dedicate alla moglie, lettere decorate o i famosi 'pizzini'.
Trovandosi in isolamento, quel kit gli e' concesso saltuariamente.

 

Lo scontro verbale avuto con l'agente e' costato ad Olindo l'obbligo di presentarsi davanti alla commissione disciplinare del carcere. Ma, una volta in presenza di educatori, psicologi e direttore dell'istituto penitenziario, Olindo ha nuovamente perso le staffe. Da qui i tre giorni di isolamento. Di tutto punto, al direttore del carcere, Antonio Porcino, l'ex netturbino avrebbe replicato: ''E dove li faccio questi tre giorni, visto che e' da un anno che sono in isolamento?''. Per cui e' tornato nella sua cella singola, nella sezione 'Osservazione', vicina all'infermeria.