{{IMG_SX}}Perugia, 27 maggio 2008 - Il giudice per le indagini preliminari di Perugia, Claudia Matteini, ha disposto l'archiviazione del procedimento penale nei confronti del musicista congolese Patrick Lumumba Diya, arrestato il 7 novembre scorso per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto tra il 1 e il 2 novembre a Perugia. A chiedere l'archiviazione per Lumumba è stato lo stesso pubblico ministero titolare delle indagini, Giuliano Mignini.

 

Il musicista congolese era stato arrestato insieme alla studentessa statunitense Amanda Knox e al pugliese Raffaele Sollecito. Difeso dagli avvocati Giuseppe Sereni e Carlo Pacelli, Lumumba aveva però fornito un alibi sulla sera in cui avvenne il delitto affermando di essere sempre restato nel centro storico del capoluogo umbro. Nei suoi confronti era stata quindi disposta la scarcerazione che è avvenuta il 20 novembre scorso. "Soddisfatti" per il provvedimento del giudice si sono detti gli avvocati Sereni e Pacelli.

 

Lo aveva già detto in tempi non sospetti, a febbraio, ora Patrick Lumumba lo ha confermato da uomo libero: vuole essere risarcito da Amanda, attualmente in carcere a Capanne a Perugia, per quell'accusa infamante che lo ha portato dietro le sbarre, che gli ha fatto chiudere il locale di cui è il proprietario e lo ha fatto dipingere come un mostro da ogni mezzo di informazione del mondo. L'avvocato Giuseppe Sereni ai cronisti ha ribadito che il suo assistito "vuole essere tutelato dopo le accuse ingiuste". Il procedimento per calunnia potrebbe scattare in due diversi modi: direttamente dal Pm Giuliano Mignini oppure dalla parte offesa stessa. Nelle prossime settimane il nodo sarà sciolto.

 

Intanto, Lumumba, presso la sua abitazione a Perugia, sta raccogliendo la solidarietà dei tanti amici perugini e africani che lo hanno sostenuto anche dietro le sbarre. Patrick si è limitato a dire di "non aver parole per esprimere la sua gioia". Molte lacrime e sorrisi. Poche parole per il momento.