{{IMG_SX}}Milano, 9 giugno 2008 - La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato, alle prime ore di questa mattina, medici ed ex dirigenti della casa di cura milanese Santa Rita. Nel dettaglio si tratta di 14 ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere, 12 agli arresti domiciliari) nei confronti di 13 medici e del rappresentante legale della clinica per i reati di falso ideologico e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. E' indagata, per la responsabilità amministrativa degli enti, anche la clinica stessa sono avvenute le truffe: l'importo indebitamente ottenuto dagli enti pubblici è stato stimato in circa 2,5 milioni di euro.


Secondo l'accusa, i professionisti avrebbero falsificato le cartelle cliniche, affermando la sussistenza di patologie e necessità terapeutiche, allo scopo di chiedere alla Regione Lombardia e al Servizio Sanitario Nazionale un rimborso superiore a quello dovuto, per gli anni 2005 e 2006. "Effettuavano operazioni chirurgiche inutili, dannose, avventate, inspiegabili" verso pazienti ignari per ottenere rimborsi illeciti dal sistema sanitario nazionale.

 

Ciò avrebbe provocato la morte di almeno cinque pazienti e lesioni gravissime per altri 88. Questa l'accusa contestata dai Pm milanesi Grazia Pradella e Tiziana Siciliano ai medici. Per alcuni dei medici, a seguito di specifiche perizie, sono stati inoltre contestati anche i reati di lesioni gravissime e di omicidio volontario, avendo sottoposto alcuni pazienti ad interventi abnormi ed invasivi, senza tener conto delle condizioni di fragilità degli stessi per età e condizioni cliniche.

 

L'inchiesta sulla clinica di via Jommelli è stata avviata oltre un anno fa: la Guardia di finanza avevano sequestrato migliaia di cartelle cliniche ritenute non veritiere o comunque alterate per permettere rimborsi maggiori rispetto a quelli dovuti.

 

L'ESEMPIO CHOC

In una decina di casi pazienti con tubercolosi sono stati curati con l'asportazione del polmone. Proprio per far luce su questi casi lo scorso anno l'Asl Citta' di Milano ha creato una commissione d'inchiesta e ha sospeso l'accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale per il reparto di Chirurgia Toracica della clinica.

 

LA NOTA DELL'ISTITUTO

L'Istituto Clinico Santa Rita auspica "che la magistratura esegua il proprio lavoro con tutta la necessaria obiettività" e si attende "che emerga la piena regolarità e trasparenza" del proprio operato.
L'istituto - si legge in una nota - "ha appreso, questa mattina, dalle notizie che la Guardia di Finanza starebbe eseguendo una serie di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di non meglio individuati primari, ex primari e medici che collaborano e/o hanno collaborato con la nostra struttura ospedaliera.
Allo stato, non si è in grado di fornire alcun commento al riguardo essendo venuti a conoscenza dei fatti esclusivamente dai mass media".


"Non appena sarà possibile conoscere nei dettagli le ragioni che hanno indotto la magistratura ad attuare tali provvedimenti - conclude la nota - l'azienda potrà esprimere il proprio punto di vista in proposito".