{{IMG_SX}}Perugia, 19 giugno 2008 - Le conclusioni del pm Giuliano Mignini sulla morte di Meredith Kercher sono amare: la ragazza sarebbe stata uccisa per futili motivi e per un furto da poco: 300 euro circa, l'equivalente dell'affitto del posto letto nella villa perugina. Ecco per quali motivi, secondo il pm, Amanda, Raffaele e Guede hanno ucciso una ragazza di 21 anni che, a dire del padre, stava vivendo a Perugia il momento della vita più esaltante.


Meredith è stata uccisa da tutti e tre gli indagati.
Questa è la conclusione dell'accusa che evidentemente non crede e non ha mai creduto che gli indagati non si conoscessero. Quella sera del 2 novembre del 2007 - secondo le indagini - Metz di ritorno da un frugale cena con alcune amiche si è trovata in casa Amanda, Raffaele e Rudy, storditi dal fumo e dall'alcol. Aspettavano lei per fare una sorta di orgia. Metz non ci è stata e, andando in camera sua, avrebbe scoperto il furto dell'affitto, denaro forse speso per acquistare droghe. Da quel furto sarebbe scaturito il litigio e il tentativo di violenza sessuale.

Secondo Mignini, Rudy ha provato ad avere un rapporto sessuale con Metz mentre Raffaele e Amanda tenevano la ragazza. Forse Rudy non ci è riuscito. Si è sentito male. E' andato al bagno. E poi, una volta tornato, la decisione di ucciderla.
 

Il coltello che per tre volte l'ha colpita al collo sarebbe stato impugnato esclusivamente dalla coppia di presunti amanti diabolici e non a Rudy. La coltellata è partita da loro. Poi la messa in scena del furto - con tanto di finestra rotta in una delle camere - e la fuga di Rudy in Germania. Amanda, l'americana tutto sesso e vita notturna, è incriminata anche per falsa testimonianza, avendo messo in mezzo Lumumba pur sapendolo estraneo ai fatti.