Padova, 21 novembre 2009 - Ha tutti gli aspetti di un dramma della follia quello che si è consumato questa sera a Curtarolo, in provincia di Padova, dove una donna di 35 anni ha ucciso a coltellate il proprio figlio maggiore di 3 anni.

 

Tutto si è svolto in un breve periodo di tempo, intorno all’ora di cena, quando il marito della donna è uscito di casa per per anadare a comprare le pizze per cena. Al ritorno la macabra scoperta: la moglie in stato di choc che teneva sulle ginocchia in un lago di sangue il corpo del bambino e in una mano il coletto con cui l’aveva colpito. Pare che le coltellate inferte siano state una decina.

 

In casa, al momento dell’omicidio, anche il secondo figlio della coppia, una bimba di tre mesi. L’uomo ha chiamato immediamente i carabinieri, giunti sul posto con il medico legale che non ha potuto fare altro che constatare il decesso del bambino e lo stato di confusione mentale della donna.

 

La donna è stata portata all’ospedale di Padova e ricoverata nel reparto di psichiatria. Il medico legale e gli inquirenti sono riusciti, dopo circa due ore e mezzo, a sollevarla dal pavimento dove si era coricata abbracciando il bimbo che aveva appena ucciso. Gli infermieri del nosocomio euganeo hanno preso il corpicino del piccolo e l’hanno adagiato su una barella coprendolo con un lenzuolo.

 La donna, dopo l’intervento dei Carabinieri del 118 chiamati dal marito, è rimasta a lungo barricata in casa stringendo a sè il cadavere del figlio. Al termine di una lunga trattativa, inauirenti e marito sono riusciti a convincerla a farsi ricoverare all’ospedale di Padova dove è stata pesantemente sedata e, quindi, non è stata ancora interrogata. Il marito ha riferito che dalla nascita del secondo figlio, la moglie aveva dato qualche segnale di depressione e sconforto.

 

IL PADRE DELL'INFANTICIDA

"Qualcosa non andava bene” ma non si può dare una spiegazione: “non posso, non capisco”,  è lo sfogo di Domenico Cabrele, il padre di Monica. Tre mesi fa la donna aveva dato alla luce un secondo figlio, presente in casa con la madre e il fratellino al momento del dramma.
Papà Domenico, intervistato da Skytg24, spiega che non c’era “nessun segno” e che in famiglia si era “sempre andati d’accordo”. L’uomo ha poi aggiunto: “Lei voleva bene ai bimbi”.
Dopo quanto avvenuto il papà non è più riuscito a parlare con Monica, che adesso è sotto sedativi.