Torino, 2 febbraio 2010 - Ci sono due fermi da parte della squadra mobile di Torino per l’omicidio di Giorgio Munteanu ('Giorgino' per gli amici), il quindicenne romeno, accoltellato alla gola sabato scorso ai giardinetti di via Vibò, nella periferia nord di Torino, per futili motivi, forse per una sigaretta negata. I due sospettati sono due fratelli romeni di 26 e 17 anni.

 

Il capo della squadra mobile della Questura di Torino, Sergio Molino, ha spiegato che i due fratelli sono stati fermati a Nichelino, nell’appartamento della madre, dove vivevano saltuariamente. Il più grande si chiama Catalin, ha 26 anni ed è in Italia da tre anni. Il più piccolo, C., compierà 18 anni tra qualche mese e da dieci anni risiede in Italia insieme alla madre, che ha altri tre figli, due femmine che non vivono più con lei e un bambino piccolo avuto dal suo attuale compagno.


I due fratelli sono stati ritratti in alcune fotografie scattate poche ore prima dell’omicidio in un negozio del quartiere, in un freeshop e sono stati ripresi mentre compravano dei cartoni di vino. Molino ha spiegato che, al momento dell’arresto i due ragazzi quando hanno sentito bussare alla porte della casa della madre erano nascosti in una camera al buio. Ma avrebbero reso già parziali ammissioni del delitto al momento del fermo.

 

Il fratello maggiore fa il decoratore, ma non viveva stabilmente nella casa della madre a Nichelino perché prima faceva il giostraio e quindi viveva, come hanno spiegato in Questura “un po’ qua, un po’ là”. Suo fratello minore, invece, aveva lasciato gli studi da poco. La mamma è disoccupata, “perché deve occuparsi del figlioletto più piccolo”, hanno spiegato in Questura. Il suo compagno, italiano, non lavora, perché ha avuto un infortunio durante il suo lavoro in cantiere.

 

"Vogliamo sottolineare la grande collaborazione di tutta la comunità romena - sottolinea il capo della squadra mobile, Sergio Molino - e dei residenti della zona in cui è avvenuto l’omicidio, perché hanno fatto di tutto per aiutarci a individuare gli autori del delitto". "E dobbiamo ringraziare - aggiunge il responsabile della Omicidi, Alberto Somma - anche la polizia romena, che ci ha fornito un prezioso aiuto attraverso i suoi rappresentanti al Consolato di Milano".


Secondo l'autopsia, la vittima prima di essere sgozzata è stata picchiata. Le indagini dovranno ora stabilire chi, tra i due fratelli, abbia accoltellato ‘Giorgino’. A lui, vittima di un delitto tanto atroce quanto immotivato, gli amici del quartiere hanno dedicato questa sera una fiaccolata, proprio nel giardino dove andava a giocare a pallone e ha trovato la morte.