Firenze, 30 giugno 2010 - Si allarga l'indagine sui maltrattamenti all'asilo-lager 'Cip e Ciop' di Pistoia. I genitori di alcuni bambini hanno infatti deciso di querelare altre persone che gravitavano nella struttura dove lavoravano le due maestre Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce, accusate di maltrattamenti ai bambini e imputate in un processo in rito abbreviato a Genova.


"Abbiamo visto i video ripresi dalle telecamere installate dalla polizia - ha detto una delle madri -: 220 ore di immagini. Questo ci ha aperto uno scenario diverso da quello che pensavamo di conoscere. I protagonisti sotto quelle telecamere non erano solo le imputate Pesce e Scuderi, ma altre persone che ci siamo sentiti in dovere di individuare nelle nostre querele e abbiamo visto che ci sono persone che hanno visto e non hanno parlato". I genitori non hanno tuttavia fornito il numero esatto delle querele né i nomi dei querelati.


Per le due mastre, ieri, sono stati revocati gli arresti domiciliari (sostituiti dal divieto di dimora in Toscana). "Non auspichiamo atti di violenza contro di loro - hanno detto alcune mamme -: non vorremmo che da carnefici si trasformassero in vittime". In merito alla revoca dei domiciliari una delle mamme ha osservato che "anche se non possono stare in Toscana, c’è pero’ il rischio di trovarsele vicine al mare, nell’ombrellone accanto magari a Rimini o in Sicilia".


I genitori hanno ribadito la loro "fiducia" nella magistratura, sottolineando che "se non riusciamo tutti insieme a far sì che tutti i responsabili vengano assicurati alla giustizia, tanti altri bambini potrebbero vivere le stesse sevizie subite dai nostri figli". Inoltre hanno denunciato a carico loro e dei loro figli "situazioni gravose" oltre a "una serie di episodi" in cui "si è riscontrato un certo pregiudizio nei confronti di questi bambini quasi fossero colpevoli di aver frequentato il ‘Cip e Ciop’ e non di esserne vittime".