Palermo, 2 luglio 2010. Maxi perquisizione dall’alba di oggi della Dia di Caltanissetta, coordinata dalla Procura, nelle abitazioni di Massimo Ciancimino. Alle 6 di questa mattina, decine di agenti della Direzione investigativa antimafia si sono presentati nell’appartamento palermitano di Massimo Ciancimino, in quello di Bologna, in quello del suocero del figlio dell’ex sindaco di Palermo, ma anche dei fratelli, dell’anziana madre, e di altri parenti ma anche amici.

 

Sembra che gli uomini della Dia fossero alla ricerca della fotografia del ‘signor Franco', l’uomo dei servizi segreti che avrebbe svolto un ruolo importante nella cosiddetta ‘trattativa' tra lo Stato e Cosa nostra subito dopo le stragi del ‘92. Lo 007 non è stato ancora identificato.

 

"Sono sereno -ha detto Ciancimino- e continuo ad essere a disposizione dei magistrati, avendoli io stesso invitati a cercare altro materiale". Sequestrati anche documenti e computer ritenuti "interessanti".

 

In particolare, nel corso della perquisizione effettuata a casa della sorella di Ciancimino, Luciana, sarebbero stati trovati documenti autografi dell’ex sindaco in cui si fa riferimento agli imprenditori mafiosi palermitani Franco Bonura e Nino Buscemi. Nei manoscritti sarebbero contenuti anche i nomi del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

 

"Resto sereno e disponibile a continuare a fornire il mio contributo alle indagini dei magistrati". Così Massimo Ciancimino ha commentato le perqusizioni. "Capisco che la giustizia abbia i suoi tempi - ha spiegato - e che, a volte, questi non coincidano con i miei che ho anche impegni professionali e familiari". Ciancimino ha più volte ribadito di essere in possesso di materiale utile che non ha ancora consegnato.