Belluno, 24 luglio 2010 - Infuria la polemica per l'approvazione del calendario venatorio 2011 in provincia di Belluno: per la prima volta potranno essere abbattuti anche i cuccioli di cervo. Secondo quanto scrive 'Il Gazzettino', dal prossimo 17 aprile fino al 29 maggio, nel mirino dei cacciatori potrebbero entrare anche i cerbiatti visto che all'elenco sono stati aggiunti anche "esemplari giovani e femmine", esemplari che finora erano sempre state considerate categorie protette.

La notizia del provvedimento sulla prossima stagione della caccia nella provincia veneta ha scatenato subito forti reazioni e non solo da parte delle associazioni ambientalistiche. In molti hanno scritto mail alle redazioni dei giornali, tra cui anche a quella di 'Quotidiano.net', per chiedere che non si alzino i fucili contro i 'bambi'. "Vergogna, questo è solo l'ennesimo passo in dietro nel progresso civile di un paese", scrivono in una sorta di tam tam che si rincorre sul web.

"Spareremo ai piccoli di cervo, ma solo agli esemplari di almeno dieci mesi", rispondono i cacciatori bellunesi sempre dalle pagine del 'Gazzettino'. E la la Polizia provinciale, responsabile per la fauna selvatica, aggiunge: "Non è assolutamente vero che le femmine e i piccoli di cervo siano categorie protette: già dal 1993, potevano essere abbattuti mentre il divieto è in vigore dal 5 settembre fino al 15 ottobre per le femmine di cervo che allattano e fino al 30 novembre per gli altri ungulati. Il prelievo di femmine e piccoli è un principio gestionale oramai assodato e indiscusso in tutto il mondo, perché una corretta gestione faunistica deve prevedere di mantenere le popolazioni con un corretto rapporto tra sessi e classi di età. Se così non fosse l'Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ben si guarderebbe dall'esprimere parere favorevole al calendario venatorio".

Anche la Provincia puntualizza che "l'unica vera novità di questo calendario è la possibilità di esercitare la caccia primaverile ai cervi, pratica ormai diffusa in tutta Europa, perché in questa stagione è più facile valutare correttamente i capi da abbattere". Per quanto riguarda le critiche mosse dagli animalisti, la Polizia provinciale chiarisce che le nevicate del 2008 hanno inciso marginalmente sulla popolazione di cervo, già ai livelli del 2007, mentre la rabbia non ha decimato gli ungulati.

La rabbia degli animalisti e del popolo del web, però, non sembra essersi placata e la diatriba sembra destinata a durare ancora.