Nuoro,15 settembre 2010 - È arrivato in ritardo alla messa delle 9 e quando si è presentato di fronte all’altare per ricevere l’eucarestia il prete lo ha rimandato a sedersi. Ne dà notizia stamani L’Unione sarda, che racconta che padre Giovani Zedda, parroco di Aritzo, in provincia di Nuoro, domenica scorsa, alla messa delle 9, ha rimandato indietro il fedele perchè arrivato in ritardo alla messa.
 

Un fedele particolare, un paziente psichiatrico del centro Aias del paese, e il sacerdote conferma: "Tutto vero - dice il sacerdote - non ho ammesso alla comunione un ospite del centro Aias perchè è entrato in chiesa due secondi prima della comunione. Così non va bene, quando si viene a messa si deve essere puntuali. Posso pure capire che uno arrivi, per qualunque motivo, anche durante la lettura del Vangelo, ma proprio prima della Comunione no, non è ammissibile".


Dice don Zedda al quotidiano sardo: "I pazienti del centro Aias vengono spesso in chiesa, così come io vado frequentemente da loro a celebrare messa. In determinate situazioni, però, le persone malate sono come quelle sane: davanti a un ritardo così evidente ho negato la particola altre volte".

E non è l’unico caso: "Domenica scorsa, se è per questo - spiega padre Giovanni - ho rifiutato la particola a un signore divorziato che ha intrapreso un’altra convivenza. Lui si era avvicinato all’altare con gli altri fedeli, ma io, come sacerdote, conoscevo la sua situazione e non potevo perciò ammetterlo alla comunione. Ha capito e, in silenzio, è tornato al banco. Ci sono situazioni diverse e molto delicate, un sacerdote deve sempre saperle interpretare con equilibrio".


Stupore ed imbarazzo in paese
, ma Francesca Carboni, la direttrice del centro Aias, non alimenta polemiche: "Ho ricevuto subito un paio di telefonate di alcune signore scandalizzate, ma noi conosciamo e stimiamo il parroco che è sempre molto attento e vicino ai nostri pazienti".
 

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