MOTTOLA (TARANTO),17 settembre 2010 - Nel bollettino di guerra delle violenze contro le donne e i bambini, stamattina si registrano due stupri e un 'regolamento di conti' di un figlio, che ha ucciso l'anziano genitore colpevole di aver violentato una nipote.

Quest'ultima notizia è davvero agghiacciante: il figlio, 44enne di Mottola, ha ucciso l’anziano padre, 83 anni,  che era stato condannato a sei anni di reclusione per abusi sessuali nei confronti della minore. L'ha ucciso a furia di botte, e poi ha bruciato il cadavere. Per questo è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario aggravato e distruzione e occultamento di cadavere.
I resti dell'anziano sono stati trovati nelle campagne di Mottola: è stato il figlio parricida a indicare il luogo dopo aver reso piena confessione al termine di un lungo interrogatorio in questura.

L’omicidio risale al 27 luglio, quando il 44enne era andato a prendere il padre, che aveva ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, da una casa di cura. Il 44enne sospettava che il padre avesse fatto delle avances anche a sua figlia. L’anziano è stato ucciso a mani nude e poi bruciato in un vecchio serbatoio di eternit, dov’e’ stato lasciato per 12 ore.

 

PESCARA, 14ENNE VIOLENTATA -  Due minorenni di Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, sono stati arrestati per violenza sessuale nei confronti di una ragazzina di 14 anni, anche lei di Loreto. I due arrestati, rinchiusi nel carcere minorile a Roma, hanno 15 e 16 anni. L’episodio sarebbe avvenuto all’inzio dell’estate nel centro storico del paese. La misura cautelare è stata eseguita ieri pomeriggio.

Sono pochi i particolari che emergono: i due ragazzini avrebbero trascinato a forza la 14enne nel garage abbandonato di una casa diroccata. Lì dentro avrebbero tentato per due volte di abusare di lei, dopo averle strappato gli abiti. A salvarla l’intervento di alcune amiche della vittima che erano presenti quando la 14enne è stata portata nell’edificio. Le giovani hanno cominciato ad urlare e, nel tentativo di spaventare i due ragazzi, hanno anche strillato che sul posto stavano per arrivare i carabinieri.


NAPOLI, STUPRATA BADANTE -
A Giugliano, nel napoletano, in località Varcaturo, i carabinieri hanno rintracciato e sottoposto a fermo F.O., un 27enne originario del Ghana, istruttore di body building, che nella serata del 14 settembre aveva avvicinato una badante 34enne nigeriana in attesa dell’autobus alla fermata e le aveva offerto un passaggio; durante il tragitto, però, aveva cercato di costringerla ad atti sessuali e nonostante la donna avesse tentato di opporsi scendendo dall’auto, l’aveva fatta salire di nuovo con la forza e l’aveva portata in una zona isolata della pineta di Castelvolturno dove l’aveva violentata insieme ai complici.

 I tre avevano anche inflitto alla vittima calci e pugni sottraendole la borsa con 145 euro in denaro contante, un telefonino ed effetti personali. La donna era stata portata all’ospedale di Pozzuoli, dove le avevano riscontrato lesioni guaribili in 20 giorni, e cioè trauma cranico non commotivo, ferita lacero-contusa al padiglione auricolare destro e trauma contusivo alla regione lombare, nonchè le lesioni perineali riconducibili alla violenza sessuale. Il 27enne è stato trovato nella sua casa.