Roma, 29 settembre 2010 - Trovati i resti semibruciati del telefonino di Sara Scazzi, la 15enne scomparsa da Avetrana il 26 agosto scorso, nei pressi di un casolare abbandonato, in un podere nelle tra Avetrana (Taaranto) e Nardò (Lecce). Il telefonino era privo della sim e della batteria. La certezza che il telefono ritrovato è quello di Sarah viene data dal codice identificativo del cellulare. A trovarlo è stato lo zio della ragazza mentre stava lavorando in un terreno che si trova sulla strada che collega i comuni di Avetrana e Nardò. L’uomo, che doveva ripulire il terreno dalle sterpaglie per poi bruciarle insieme ad altri operai, ha notato il telefonino e lo ha segnalato ai carabinieri.

IL CELLULARE - Il telefono di Sarah era privo della scheda 'Sim' e della batteria, ed è stato trovato in un podere dopo la bruciatura delle stoppie. Per questo motivo l’apparecchio era semidistrutto dal fuoco. L’agricoltore ha subito avvisato i carabinieri della scoperta, in quantro nei giorni scorsi i militari e le squadre di ricerca impegnate nella ricerca di Sarah Scazzi, hanno più volte perlustrato le campagne della zona. Secondo gli investigatori, il telefonino potrebbe essere stato lanciato dalla strada da un’automobile in corsa, dal momento che il luogo dov’era il cellulare non era molto lontano dal ciglio della strada, la provinciale 141 che da Avetrana porta a Maruggio. Al momento della scomparsa, Sarah aveva con se’ oltre al cellulare anche uno zainetto nel quale aveva messo un telo da mare, perché appunto al mare doveva andare con la cugina.

LO ZIO DI SARAH -  Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi che ha ritrovato semibruciato il telefonino della 15enne scomparsa ad Avetrana lo scorso 26 agosto, dice che “è stato un caso” e anzi “ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno” perché magari “la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare”.
L’uomo, in un’intervista a News Mediaset, ha raccontato in esclusiva all’agenzia di notizie tv del Gruppo Mediaset il ritrovamento del cellulare della nipote: “E’ stato proprio un caso che lo abbiamo trovato io non volevo che lo trovassi magari la gente dice proprio lo zio lo doveva trovare, non volevo. Ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno però purtroppo si è saputo lo stesso”.


“Ieri racconta lo zio - abbiamo pulito gli alberi degli ulivi con la scopatrice con un amico di Avetrana e mi sono dimenticato un cacciavite e per il cacciavite si è trovata questa fortuna. Come sono sceso dove abbiamo parcheggiato stamattina, ho visto una cosa e della brucecchiatura e mi è venuta una cosa al cuore. L’ho preso in mano e ho telefonato a mia figlià”. “Il cuore me lo diceva che era il suo - continua lo zio della ragazza visibilmente commosso - c’era un lucchettino piccolo e una cosa di lattina, di quello delle bevande, i ragazzi non me l’hanno saputo dire se era quello, hanno detto papà portalo a casa, ma io ho detto di no, lo lascio qui anzi vengo a casa e se lo prendono i carabinieri e si vedrà. Era completamente da fuori, il mascherino di sopra e sotto era tutto bruciacchiato”.
 

LA MADRE DI SARAH - Ha ripercorso tutte le tappe della scomparsa della figlia, Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah Scazzi, ascoltata oggi in Procura a Taranto. Ad accompagnare la donna i legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, che hanno appreso del ritrovamento del cellulare della ragazza proprio mentre si trovavano in Procura. Un elemento importante, fa sapere uno degli avvocati della famiglia Scazzi, che si dice "fiducioso del lavoro degli investigatori".
 

"Sono piu’ confusa di prima. Ho saputo stamattina in procura del ritrovamento del cellulare di Sarah. Aspetto che facciano le indagini e vediamo cosa esce fuori’’: mamma Concetta ha detto ai giornalisti che ‘’forse il destino’’ ha voluto che il telefonino di sua figlia quindicenne venisse ritrovato da uno zio. La donna ha ribadito di essere preoccupata e ‘’convinta che Sara e’ stata rapita’’, ribadendo anche che le indagini vanno fatte ‘’su tutti, la famiglia, gli amici’’.
‘’E’ un’indagine a 360 gradi - ha aggiunto l'avvocato  Biscotti - quello che e’ successo oggi è un fatto nuovo, che da un implemento nuovo alle indagini’’. Da parte sua Gentile ha riferito che e’ stato chiesto alla procura di incrementare il numero degli uomini impegnati nelle ricerche ‘’perche’ sentiamo - ha detto - che comunque Sara puo’ essere ritrovata, speriamo ancora viva’’.

'NESSUNA FIGLIA SEGRETA' - ‘’Non mi risulta che mio marito abbia una figlia segreta a Milano’’, dice la mamma di Sara Scazzi, sulle notizie circolate nelle ultime ore sulla figlia segreta che il marito Giacomo avrebbe da alcuni anni nel capoluogo lombardo, dove lavora come muratore. La fotografia che ritrae il volto di una bambina sarebbe stata trovata circa un anno fa da Sara mentre maneggiava il cellulare del padre. Appena vide la foto della bambina, dell’apparente età di cinque anni e con i capelli scuri, la quindicenne avrebbe detto al genitore: ‘’Chi è questa un’altra tua figlia che vive a Milano?’’. Il papa’ - a quanto viene riferito - avrebbe reagito a questa insinuazione rimproverando Sara e dicendole che non doveva permettersi di rovistare nella memoria del suo cellulare. Spiegò anche che il telefonino lo aveva comprato di seconda mano e che quella fotografia apparteneva al precedente proprietario.

I legali della famiglia Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, hanno riferito in serata che la storia della presunta figlia segreta del papà di Sarah ‘’non emerge dagli atti di indagine’’.


A 'CHI l'HA VISTO' -  ‘’Non ho nessuna figlia segreta a Milano’’, ha detto il papà di Sarah, Giacomo, intervistato in diretta tv da ‘Chi l’ha visto?’. ‘’Noi dobbiamo cercare Sarah - ha ammonito - e non dobbiamo creare, con queste notizie, difficolta’ alla mia famiglia’’. L’uomo ha spiegato che quel cellulare sul quale Sarah, un anno fa, avrebbe trovato la foto di una bambina di cinque-sei anni lo ha comprato ‘’usato e tutte le foto e i messaggi’’ memorizzati non appartengono a lui.
La mamma di Sarah ha detto di non sapere cosa fa il marito nel tempo libero quando si trova a Milano: ‘’Non lo so e non lo posso dire con certezza - ha rimarcato - sono certa del fatto, pero’, che lui non sa usare il cellulare per scattare fotografie e inviare i messaggi’’.


I legali della famiglia Scazzi hanno poi rivelato di aver appreso oggi, durante l’incontro in procura, che sulla sorte di Sara non si avranno notizie dai satelliti militari, come era stato chiesto dall’associazione ‘Penelope’ al ministro della Difesa. ‘’Abbiamo avuto una notizia negativa - hanno detto i legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile - perché in quelle giornate il satellite militare non era attivo’’.

 

L'EX RIS GAROFALO -  ''Quel telefonino potrà dirci qualcosa ma non è stata certamente Sarah a lanciarlo nel cespuglio. Il ritrovamento è importante, ma non è un segnale positivo''. Lo ha detto, al termine di un sopralluogo ad Avetrana, l'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, consulente tecnico della famiglia Scazzi. Garofano questa mattina ha incontrato il pm Mariano Buccoliero, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa della ragazzina. Contattato dai giornalisti ha detto che sarà importante indagare sulle frequentazioni della ragazzina e che, se dovesse essere avvalorata l'ipotesi del rapimento, non si potra' escludere la pista romena.