ROMA, 2 ottobre 2010 - Continua ad alimentarsi il fuoco della polemica sulla scuola di Adro griffata con centinaia di simbolo leghisti. Ora che il battagliero sindaco del Carroccio sembra disposto a togliere i simboli, seppur ponendo il problema dei soldi necessari a farlo, il capogruppo di Fli, Itali Bocchino va all'attacco: "Non possiamo tollerare una situazione come quella di Adro. Se il sindaco non toglierà i simboli dalla scuola, come gruppo di Futuro e Libertà proporremo in Parlamento una mozione per impegnare il governo a verificare se esistono le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale per atti contrari alla Costituzione".

 Bocchino sottolinea la necessità di un "federalismo responsabile, solidale e nazionale" e a  chi gli fa notare che il primo cittadino ha posto allo Stato la questione dei costi della rimozione, risponde: "Lui a messo quei simboli, chi vuole che li tolga?".

 

I GENITORI CONTRO  - Non sono tutti pro-sindaco i genitori di Adro. E c'è qualcuno che sembra voler fare la voce grossa: "Se entro due mesi non rimuovono i simboli del Sole delle Alpi dalla scuola, entreremo e lo faremo noi", minaccia il papà di una bambina che frequenta la prima media ad Adro, riferendosi ai 700 simboli del Sole delle Alpi. L’uomo ha preso la parola oggi nella manifestazione che si e’ tenuta in piazza Paolo VI a Brescia, nei pressi della Prefettura, e ha indicato anche "la scadenza del 2 dicembre prossimo, come quella entro cui rimuovere i simboli".


Ha spiegato che "è finito
il tempo degli inviti, l’andazzo del partito non va bene e quindi se non saranno rimossi i simboli, io e altri genitori entreremo a farlo".


La manifestazione 
sotto la prefettura di Brescia è stata organizzata dal pd locale: erano presenti anche Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria nazionale, Filippo Penati capo della segreteria politica di Bersani e il segretario Pd di Brescia Pietro Bisinella e’ stata ricevuta dal vice Prefetto e ha richiesto l’immediato intervento della Prefettura per rimuovere quei simboli di partito da una scuola pubblica.
“E’ giunto il momento che siano lo Stato e le istituzioni a far rispettare- commenta Puglisi- le regole, costituzionali e democratiche, del nostro paese anche ad Adro. Le continue provocazioni del sindaco leghista hanno gia’ lacerato fin troppo la comunita’ e’ bene che siano le istituzioni ad intervenire per ristabilire il rispetto delle regole”.

 

 

LA SEGNALAZIONE DI MARONI -  Intanto lo stesso ministro dell'Interno segnala che esiste un asilo con simboli simili al sole delle Alpi a due passi da casa sua a Lozza, in provincia di Varese. Notizia che ha scatenato la corsa dei fotografi, alla ricerca dello scoop. "E pensare che sulla facciata dell’asilo infantile del mio paese ci sono delle decorazioni simili al sole delle Alpi e nessuno se n’è accorto - sorride il ministro - E' proprio di fronte al Comune, l’edificio è degli anni Trenta ed è stato donato da dei benefattori".

Come Umberto Bossi, il ministro leghista aveva duramente criticato, nei giorni scorsi, l’abbondanza di simboli leghisti nella struttura voluta dal sindaco del Carroccio, Oscar Lancini. "Intitolare la scuola a Gianfranco Miglio è stata una grande idea ma io mi sarei fermato lì" aveva commentato.

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