PALERMO, 12 ottobre 2010 - Durante una furibonda lite in famiglia, ferì a coltellate il figlio gay. Ora, due anni dopo, Giovanni Brunetto, 55 anni, è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio del ragazzo, Paolo, 20 anni.

"Il fatto non sussiste", ha decretato il giudice monocratico della quarta sezione del tribunale di Palermo. Secondo la sentenza, infatti, fu il figlio ad impugnare il coltello per difendersi dai ceffoni del padre e rimase ferito durante la lite. Dopo quell’episodio Giovanni Brunetto, camionista, fu arrestato e finì ai domiciliari mentre Paolo andò via da casa.

Il ragazzo ai tempi rilasciò diverse interviste a talk show televisivi. Tante associazioni si schierarono in difesa del figlio contro "le aggressioni subite in famiglia". Ma per il giudice, che ha accolto le tesi della difesa, si trattò solo di una 'lite in famiglia'.