Taranto, 16 ottobre 2010 - ''E' definitivamente o quasi chiarito il quadro'' della vicenda riguardante l'uccisione di Sarah Scazzi, secondo il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio che ha parlato delle indagini in una conferenza stampa.

I MOMENTI DELL'ORRORE - Sarah è stata costretta con la forza a scendere nella rimessa dove è stata uccisa, secondo gli investigatori. Sabrina Misseri non avrebbe indotto la cuginetta a scendere ma avrebbe collaborato col padre a trascinarla giù. Secondo l'accusa, il ruolo di Sabrina sarebbe stato attivo nell’uccisione: avrebbe mantenuta ferma la cugina - ritengono gli investigatori - mentre il padre la strangolava con la corda. Lo si apprende da fonti investigative. Quindi l’accusa di sequestro di persona e concorso in omicidio è stata attribuita a Sabrina per il suo ruolo attivo che ha avuto nella sparizione e uccisione di Sarah.

IL PERCHE' - L’uccisione di Sarah Scazzi, secondo la procura di Taranto, è stata compiuta "al fine di assicurare (a Michele Misseri, ndr) l’impunità del delitto di violenza sessuale da questi commesso ai danni di Sara Scazzi, nonché per motivi abietti e futili consistiti nell’evitare che l’episodio di violenza sessuale pervenisse alla conoscenza di terzi". E’ detto nel decreto di fermo disposto dalla procura per Sabrina Misseri in relazione alla contestazione di omicidio.

Sabrina Misseri è accusata di sequestro di persona - si legge nel decreto - per aver privato della libertà personale la quindicenne "trascinandola con la forza all’interno della cantina-garage della sua abitazione". Qui la ragazzina eè stata trattenuta "contro la sua volontà da Sabrina che l’ha 'cinturata' con le braccia mentre il padre le cingeva una corda intorno al collo".

LA SVOLTA NELLE INDAGINI - Sarebbero state decisive le ultime dichiarazioni dello zio che ha confessato l’omicidio. Si tratta di una quinta versione dei fatti fornita durante la ricostruzione avvenuta ieri sui luoghi dell’accaduto: nel garage della sua abitazione dove Sarah fu uccisa, nel luogo dove i suoi abiti sono stati bruciati e in un terzo luogo, dove è stata ritrovata via la batteria del telefonino della ragazzina (telefonino che egli stesso aveva fatto ritrovare pochi giorni prima della sua confessione e del suo arresto). Ieri mattina infatti Misseri ha portato i carabinieri lungo il ciglio di una strada che si trova a qualche chilometro sia dalla cisterna interrata in cui gettò il corpo di Sarah sia dalla località in cui diede fuoco agli abiti, allo zainetto, alle scarpe infradito e agli auricolari della ragazza. I resti di questo rogo e la batteria del cellulare sono stati repertati e verranno sottoposti ad indagini a cura del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri.

Le prime mezze ammissioni, le contraddizioni, le incertezze dell’uomo avrebbero indotto gli investigatori a condurre zio Michele nella caserma dei carabinieri di Manduria dove nel pomeriggio di ieri è stato nuovamente interrogato, presenti anche i magistrati. Solo dopo questo interrogatorio, dopo un’attesa di ore, è stata interrogata la figlia Sabrina che fin dalla mattina era stata trasferita in caserma.

SABRINA PIANGE E NEGA TUTTO - La giovane ha negato ogni addebito ed ha sostanzialmente confermato quanto raccontato sin dal primo interrogatorio ma in serata è scattato il fermo ed successivamente il suo trasferimento in carcere, dove si trova dalla mezzanotte di ieri. La ragazza piange a dirotto: ‘’Non potrò più chiamarlo papà’’, ha detto e ripetuto all’avv.Emilia Velletri, uno dei suoi due avvocati, che stamane è andata a trovarla e a portarle abiti ed effetti personali. Sabrina - dice l’avvocato - ‘’sta molto male’’ per tutto quel che le è accaduto nelle ultime ore.

LA DIFESA - Michele Misseri ha cominciato a capire che la propria posizione processuale è pesante e non esita a coinvolgere la figlia per alleggerire la propria situazione: lo ritiene e lo dice l'avvocato Emilia Velletri, che difende Sabrina insieme al collega Vito Russo, che l'ha assistita ieri nel lungo interrogatorio prima del fermo. L'avvocato annuncia indagini difensive. "Sabrina è distrutta, amareggiata, in preda a uno choc, si sente accusata ingiustamente dal padre e piange sempre. Sabrina ha dormito questa notte tre-quattro ore. E’ delusa dalle calunnie del padre e non si da pace perche’ non capisce perché l’uomo abbia fatto il suo nome’’. ‘’E’ delusa - aggiunge l’avv.Velletri - dalla figura del padre che ha visto non solo capace di commettere quel che ha confessato ma anche capace di accusare un innocente, addirittura la figlia’’.

"Ci sono castelli in aria, orientatevi sulla strategia difensiva che si vuole attuare per Michele Misseri’’, ha detto ad Avetrana il secondo legale di Sabrina, Vito Russo. ‘’Perché - ha chiesto l’avvocato - Misseri dopo 50 giorni tira in ballo la figlia? Non è strano? Misseri ha cambiato versione perché voleva far brancolare gli inquirenti nel buio’’. Russo ha proseguito rivolgendo ai giornalisti una domanda: ‘’Per voi è un responso oggettivo la parola di una persona che ha cambiato più volte versione?’’. L’avv. Russo riferisce che Sabrina, nell’interrogatorio di ieri e in ogni circostanza, ribadisce con serenità la propria estraneità all’omicidio: afferma di ‘’non aver nulla da nascondere’’. ‘’Sono convinto - ha continuato il legale - dell’innocenza di Sabrina’’. ‘’Sarei stato un pazzo - ha proseguito - a chiedere l’incidente probatorio sapendo che Sabrina è colpevole perché l’incidente probatorio, si sa, è una cristallizzazione della situazione’’.

I RISCONTRI - L’interrogatorio dell’amica di Sabrina , Mariangela Spagnoletti, "è servito perchè ha fornito elementi di riscontro", ha detto il procuratore  Sebastio. Con Sabrina a Sarah, Mariangela sarebbe dovuta andare al mare quel pomeriggio del 26 agosto e, infatti, arrivò in via Deledda a casa di Sabrina, secondo gli inquirenti, poco dopo che l’omicidio si era consumato. La giovane ha sempre detto di aver trovato Sabrina per strada, un po' agitata, mentre quest’ultima ha detto che si trovava sulla veranda, e di non aver visto davanti al portone del garage il padre Michele.
 

NESSUN ALTRO COINVOLTO - Allo stato non si ritiene da parte di investigatori e inquirenti che altre persone possano essere coinvolte. Lo stesso procuratore Sebastio ha ammesso: "Allo stato non pensiamo ci possano essere altri indagati. Ma come ben sapete l'indagine si conclude, quando i pubblici ministeri notificano il provvedimento di chiusura indagine agli indagati". Durante la conferenza stampa, gli inquirenti hanno anche precisato che "si procede ancora anche per vilipendio di cadavere, accusa questa, contestata solo ed esclusivamente a Michele Misseri".

"Abbiamo già inoltrato la richiesta di convalida del fermo e parallelamente anche quella di incidente probatorio allo scopo di cristallizzare le dichiarazioni di Michele Misseri" ha detto il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, che ha aggiunto: "Con molta probabilità il tutto avverrà nei primi giorni della prossima settimana, ovvero lunedì massimo martedì mattina".
 

L'SMS DELLA SORELLA - La sorella Valentina non crede alla colpevolezza della sorella e, appena si è diffusa la notizia del suo fermo, ha scritto un sms ai giornalisti: ''Sabrina è innocente!!!''.

LA MADRE DI SARAH - "L’ho avuta accanto tutti questi giorni. Ha ripetuto le stesse cose come leggendo un copione. Sarà la seconda Franzoni perché negherà sempre’’: lo ha detto la mamma di Sarah Scazzi, Concetta, al giornalista di ‘Chi l’ha visto’ Maurizio Amici, l’unico che stamani è riuscito a parlare, senza telecamere, con i genitori della quindicenne uccisa ad Avetrana. La donna "è sconvolta, oggi è veramente provata’’, riferisce ai colleghi Maurizio Amici. "La signora Concetta già nei giorni scorsi non si poteva capacitare che Michele Misseri fosse l’unico artefice di tutto questo’’.
La mamma di Sarah, testimone di Geova, è convinta che Sarah ‘’risorgerà’’, e crede nella giustizia divina più che in quella umana. ‘’Non le importa nulla - ha raccontato il giornalista - di quello che succederà agli altri, l’unica cosa certa, per lei, è che Sarah non c’è più e dubita dell’unica grande colpevolezza di Michele’’.


Accanto a Concetta c’è il padre di Sarah. Lui insiste molto sulle circostanze riguardanti il ritrovamento del cellulare: secondo lui, il telefonino di Sarah non è caduto per terra come raccontato da Michele Misseri ma è stato tolto dalle mani di Sara, perché se fosse caduto risulterebbe ammaccato. Entrambi i genitori di Sarah, ma soprattutto Concetta, sono convinti che Michele Misseri ha parlato e continuerà a parlare, ‘’mentre Sabrina non parlerà’’.

AVETRANA SOTTO CHOC - C’è un’atmosfera di incredulità in paese dopo il fermo di Sabrina per concorso in omicidio e sequestro di persona. Davanti alla casa della famiglia Misseri sostano anche oggi numerosi giornalisti e mazzi di fiori sono stati adagiati davanti al portone del garage dove la quindicenne è stata uccisa. L’abitazione è presidiata da una vettura dei carabinieri. Davanti alla casa, nella quale ci sono la moglie e l’altra figlia di Michele Misseri, Cosima e Valentina - passano silenziosamente numerose persone che si soffermano qualche minuto. Tutto tace invece nei pressi dell’abitazione della famiglia Scazzi. L’atmosfera in strada, nei vicini negozi, è di sgomento. ‘’Speriamo - dicono i più - che finisca presto perché quello che sta accadendo in questo paese è un macigno troppo pesante da sostenere’’.