Napoli, 19 ottobre 2010 - I primi 37 autocompattatori sono riusciti ad arrivare alla discarica Sari di Tersigno (Napoli) solo questa mattina, scortati dalla polizia. I manifestanti, che protestano contro l'apertura di una nuova discarica, hanno infatto messo in atto azioni di 'guerriglia' per tutta la notte con tanto di lancio di ordigni artigianali e pietre.

I comitati civici hanno preso di mira anche i vigili del fuoco, impegnati nello sgombero delle 4 strade bloccate con masserizie, detriti e blocchi di cemento, versando persino olio per terra. Alcune persone hanno anche provato ad assaltare le pale meccaniche con cui i pompieri tentavano di ripulire le carreggiate e tentato l’incendio di un mezzo.

Cinque persone coinvolte sono state arrestate a Torre Annunziata, tre appartenenti alle forze dell’ordine sono rimasti feriti.

La tensione resta altissima. "Assassini", ha urlato la folla all'indirizzo degli agenti di polizia, mentre donne si sono inginocchiate per strada per impedire il passaggio dei mezzi.

IL SINDACO DI NAPOLI - "Come sempre c'è un misto di gente e mamme per bene che protestano in buona fede insieme ad una parte di sobillatori e camorra", ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo. Il primo cittadino ha ricordato gli scontri avvenuti circa due anni fa a Pianura, quartiere della periferia della città, dove, anche in quell’occasione, i cittadini si opposero con forza all’apertura di una discarica: "Pianura docet", ha sottolineato.

IL QUESTORE - "Basta parlare di tafferugli, a Terzigno c'è una guerriglia organizzata. Le leggi si cambiano in Parlamento, non sulla strada", ha invece dichiarato il questore di Napoli, Santi Giuffrè, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24 per parlare dell'emergenza rifiuti in Campania. 

"Abbiamo dovuto fronteggiare una situazione diventata impossibile - ha proseguito Giuffrè -. Siamo stati oggetto di ripetuti lanci di pietre e abbiamo dovuto riconquistare il territorio di Terzigno”. Su chi siano i manifestanti, il questore ha detto: "Si è parlato tanto di donne e bambini, o di invalidi. Certamente stanotte quando è iniziata la fitta sassaiola, le donne sono andate via. C'è un'organizzazione che gestisce quantomeno i tempi, la fase militare degli attacchi alle forze dell'ordine”.

Il futuro per il questore, nonostante la disponibilità delle autorità, non è roseo: "L'apertura fatta ieri, con la disponibilità a versare i rifiuti da parte delle altre province, è sintomo di grande sensibilità e volontà delle autorità di affrontare il problema non solo sulla strada. La situazione non è rosea, ma non si può pensare di risolverla con la guerriglia e occupando militarmente un territorio per un mese".