Acerra (Napoli), 28 ottobre 2010 -  Il premier Silvio Berlusconi è stato oggi in visita nel Napoletano per affrontare l'emergenza rifiuti. Per quanto riguarda la Cava Sari a Terzigno, il presidente del Consiglio ha assicurato che l'odore che proviene dalla discarica "in tre o quattro giorni sparirà completamente". I miasmi, ha spiegato, hanno provocato "una giusta preoccupazione" nella popolazione locale,ma, ha assicurato il premier,  nel giro di tre giorni Napoli tornerà pulita. Poi conferma il 'piano Bertolaso' sul congelamento di Cava Vitiello: "Cava Vitiello - ha detto - resta congelata a tempo indeterminato".

"Vorrei ringraziare le forze dell’ordine - ha aggiunto il premier- per la saggezza e la prudenza con cui hanno risposto a tutte le provocazioni a cui sono state sottoposte, non dalla popolazione ma da alcuni facinorosi che hanno messo a dura prova la pazienza e la capacità di resistenza dei nostri ragazzi, delle nostre forze dell’ordine".

E promette: "Fra 10 giorni sarò qui per un incontro con tutti i sindaci e per verificare che il nostro intervento d’emergenza abbia riportato la situazione nella normalità".

IL TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA - Una visita di 10 minuti all’impianto del termovalorizzatore di Acerra in località Pantano. Ad accogliere il presidente del Consiglio è stato il capo della protezione Civile, Guido Bertolaso, che ha condotto Silvio Berlusconi all’interno della struttura. Il premier si è informato sul funzionamento del termovalorizzatore ed ha potuto osservare da vicino l’attività del bruciatore, con il sottosegretario Bertolaso che spiegava i vari passaggi tecnici.

"Dobbiamo essere soddisfatti dell’impianto di Acerra, sta funzionando molto bene", attualmente funziona con un potenziale di oltre l’80% ed "entro la fine dell’anno, sarà al 90%", ha riferito il premier durante la conferenza stampa.

 

IL VESCOVO: TUTTE 'ECOBALLE' - "L'inceneritore di Acerra è stato inaugurato un anno fa e non ha risolto l'emergenza rifiuti. È sotto gli occhi di tutti che siamo punto e a capo. Non è corretto dire 'l'emergenza è tornata, perché l'emergenza non è mai finita". Lo dice il vescovo di Acerra, monsignor Salvatore Giovanni Rinaldi, che definisce la visita del premier Silvio Berlusconi al termovalorizzatore "un'operazione di immagine".

Monsignor Rinaldi, che lo scorso anno disertò l'inaugurazione dell'impianto di Acerra, sottolinea che "l'inceneritore ha funzionato in maniera irregolare. La relazione della commissione di collaudo ha evidenziato che il cdr che avrebbe dovuto essere smaltito nell'impianto non era di qualità: le cosiddette 'ecoballe' erano tutte balle e niente eco - ironizza il vescovo - Qui ad Acerra non stiamo tranquilli perché quell'impianto non ci dà sicurezza: ci avevano promesso il disinquinamento ambientale, ma non è mai stato fatto, né al territorio è arrivata nessuna agevolazione".

IL SINDACO: MANTENGA GLI IMPEGNI - ll sindaco di Acerra, Tommaso Esposito, ha reso noto di aver incontrato il premier al termine del vertice avvenuto oggi nel termovalorizzatore. ''Berlusconi si è impegnato a tornare, insieme con Bertolaso, tra dieci giorni per fare il punto della situazione - ha spiegato Esposito - gli ho espresso le forti preoccupazioni dei cittadini circa il funzionamento dell'impianto di incenerimento, evidenziando la necessità di mantenere gli impegni solennemente presi e poi sottoscritti all'indomani dell'inaugurazione del marzo 2009''.

Il primo cittadino, che non era stato invitato al summit, si è presentato dal presidente del Consiglio accompagnato da alcuni assessori, ricordando che gli impegni del 2009 riguardano, tra l'altro, la massima garanzia sui controlli ambientali, la realizzazione delle bonifiche, il ristoro, agevolazioni fiscali e altre compensazioni. ''Berlusconi - ha concluso Esposito - ha preso atto delle giuste e legittime richieste di Acerra e della necessità di recuperare i ritardi, ed ha preso l'impegno di tornare in città''.