Bruxelles, 29 ottobre 2010 - Silvio Berlusconi si dice “orgoglioso” del suo stile di vita e non ha alcuna intenzione di cambiarlo, neanche dopo le polemiche sul caso Ruby.

Incalzato dai giornalisti a Bruxelles, il premier ha spiegato: “Io faccio una vita terribile con sforzi disumani. Lavoro fino alle due e mezzo di notte, mi arrivano i giornali, li leggo e non resto di buonumore, faccio bigliettini per dare direttive al partito e al gruppo. La mattina alle 7 e mezzo sono in piedi”.

Quindi, si giustifica Berlusconi, “se ogni tanto sento il bisogno di una serata distensiva come terapia mentale per pulire il cervello da tutte le preoccupazioni, nessuno alla mia età mi farà cambiare stile di vita del quale vado orgoglioso”.

Inoltre il premier ritiene di non dover chiarire nulla sulla moralità dei suoi costumi privati: “Leggo sorridendo e ridendo tutte le belle che vengono scritte su di me, ma non devo chiarire niente”. E rispondendo alle domande dei giornalisti a Bruxelles rivendica: “In casa mia entrano solo persone per bene e si comportano bene. Sono un ospite unico, direi irripetibile, gioioso e pieno di vita: amo la vita e le donne”.

''Non ho assolutamente influenzato nessuno'': cosi' ha risposto Berlusconi ai giornalisti che gli chiedevano se con la sua telefonata alla questura di Milano avesse voluto influenzare i funzionari. Il presidente del Consiglio ha spiegato di conoscere le regole e che inoltre sa bene che ''in Italia il primo ministro non ha nessun potere''.

Quanto al ‘bunga bunga’, “è una storiella vecchia di molti anni fa, mi fa ridere molto”, dice lasciando il palazzo del Consiglio Ue.

Berlusconi è convinto che il caso Ruby sia stato montato per screditarlo, parlando a Bruxelles il presidente del Consiglio ha risposto così a chi gli chiedeva se abbia dei sospetti in proposito: “So che c’è dietro una volontà precisa di aggressione”.

Quindi ha rivolto ai giornalisti che lo incalzavano con le domande su questa vicenda: “Siate felici e sorridete quando vi guardate nello specchio con la soddisfazione con cui lo faccio io perchè la mia vita è straordinaria”.

Infine Berlusconi si è scusato e lamentato per l’assenza di una conferenza stampa, cosa che lo ha portato a rispondere alle tante domande dei giornalisti all’uscita del palazzo dove si è svolto il Consiglio europeo: “Credevo anche io ci fosse una conferenza stampa, lei ha ragione - ha detto rivolto a un cronista - mi aggiungo alla sua protesta non succederà più”.

 

MI ATTACCANO MA IO SONO PIU' FORTE - Questa notte a Bruxelles Silvio Berlusconi, rientrando in albergo dopo il consiglio europeo, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano del ‘’caso-Ruby’’: ‘’C’è l’abitudine della sinistra di fare attacchi, hanno un motto ben preciso: ‘un attacco al giorno leva Berlusconi di torno’’’. ’Oggi ho subito due attacchi e io dico: due attacchi al di’ mi faranno restare sempre li’’’.

‘’Ho gia’ detto la cosa, non ho mai fatto interventi di un certo tipo: ho semplicemente segnalato che c’era una persona che si proponeva per l’affidamento. Tutto qui’’ ha affermato  rispondendo ai giornalisti che chiedevano se ci fosse stata una telefonata di Palazzo Chigi alla Questura per far rilasciare la giovane marocchina.

‘’Non credo assolutamente attraverso Palazzo Chigi. C’e’ solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all’affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta pena - aggiunge il premier - perche’ aveva raccontato a tutti una storia drammatica a cui noi avevamo dato credito. Tutto qui’’.

‘’Il bunga bunga e’ un’altra cosa, una cosa seria...’’. Il premier Silvio Berlusconi ha poi scherzato evitando di rispondere ai giornalisti su quanto detto dalla giovane Ruby sul rito del ‘bunga bunga’.

 

EX QUESTORE MILANO, NESSUN PRIVILEGIO - ‘’Non e’ che chiedevano proprio di rilasciarla, piu’ che altro si raccomandavano, visto che era minorenne, di fare quel che dovevamo fare ma di gestire la cosa nel modo piu’ corretto possibile. Cosi’ il mio capo di gabinetto ha chiamato la centrale operativa per informarsi’’.

Cosi’, in un colloquio riportato dalla Stampa, il neo prefetto Vincenzo Indolfi, fino a tre settimane fa questore a Milano, parla della telefonata fatta dalla ‘’presidenza del Consiglio’’ la sera del 27 maggio scorso per Ruby, la diciassettenne marocchina fermata poco prima da una pattuglia in seguito a una denuncia per furto aggravato di 3000 euro e ora al centro dell’indagine della Procura di Milano su presunte feste a luci rosse.

La telefonata ricevuta, spiega, diceva ‘’una cosa tipo: e’ vero che avete fermato questa persona? Allora fate gli accertamenti e poi vedete cosa fare...’’. ‘’Se non sbaglio - aggiunge - dicevano che era una parente di Mubarak. Si’, mi sembra ‘la nipote’’’.

‘’Qui di telefonate ne arrivano a decine - afferma Indolfi -: ministri, parlamentari, personaggi pubblici. Ognuno ha un suo problema, di scorte, di ordine pubblico. Se anche arriva una telefonata della presidenza del Consiglio, non e’ che uno si deve scandalizzare’’.

L’ex questore spiega anche di non aver rilasciato ‘’subito’’ la ragazza, ma che sono stati ‘’rispettati tutti i crismi delle regole e della procedura, anzi e’ rimasta anche piu’ del dovuto...’’. ‘’Poi - prosegue - abbiamo telefonato al pm della Procura minorile ed e’ stato lui a darci il benestare per affidarla alla consigliera regionale’’, Nicole Minetti.

 

FEDE: "BRUTTONA, LE HO CONSIGLIATO LELE MORA" - ‘’Voleva fare tv, le ho consigliato di rivolgersi a Lele Mora e un altro’’. Lo dice Emilio Fede, in un colloquio riportato da Repubblica, parlando di Ruby, la giovane marocchina al centro dell’indagine della Procura di Milano su presunte feste a luci rosse.

‘’Si’, forse questa Ruby l’avro’ vista un paio di volte - spiega Fede intervistato anche dal Corriere della Sera - durante le cene a casa di Berlusconi, nella villa di Arcore. Me la ricordo bruttina. Anzi bruttona, una specie di gigante piuttosto sgradevole’’. ‘’Quando Berlusconi mi invita - aggiunge - vado sempre da solo. E non uso la limousine, prendo la mia macchina’’.

Il bunga bunga? ‘’Per me - dice Fede - e’ solo una vecchia barzelletta che Berlusconi ha raccontato in varie versioni. La prima prendeva in giro Cicchitto e Bondi, catturati da una tribu’ in Africa’’. ‘’Sono cene rilassanti - aggiunge intervistato dalla Stampa - dove non si fa niente di male. Io di nudi e di sesso non ne ho mai visto’’.

 

GHEDINI: INFONDATE DICHIARAZIONI DI RUBY - “Le notizie apparse anche quest’oggi su il Fatto quotidiano e su alcuni quotidiani in relazione ad asserite dichiarazioni rese da tale Ruby in merito a episodi che sarebbero accaduti presso l’abitazione del presidente Berlusconi, sono assolutamente infondate”. Lo precisano in una nota gli avvocati Piero Longo e Niccolo’ Ghedini, legali del premier. “La stessa procura di Milano si e’ gia’ puntualmente espressa sull’inesistenza di indagini in tal senso. Del resto da approfondimenti svolti si e’ potuto acclarare con numerosissimi riscontri testimoniali la radicale e totale infondatezza delle illazioni giornalistiche avanzate. È ovvio- concludono- che saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso”.

LA RUSSA: NON VEDO NESSUNO SCANDALO - "Ma quale scandalo? Non ho visto nessuno scandalo, non c’è nessun scandalo e nessuna preoccupazione da parte del governo". Così il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, Ignazio La Russa, risponde ai giornalisti che gli chiedono se ci sia preoccupazione nel governo e nel Pdl dopo il caso Ruby che sta coinvolgendo il premier Silvio Berlusconi.


SACCONI: IL GOVERNO GOVERNA E VA AVANTI - Il governo “governa e va avanti”. Così ha risposto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno presso l’università Luiss Guido Carli di Roma, a chi gli chiedeva della stabilità del governo dopo la vicenda che ha coinvolto il premier, Silvio Berlusconi e la giovane marocchina Ruby. 

 

DI PIETRO: MOZIONE DI SFIDUCIA - Idv chiama il ministro dell’Interno a chiarire la vicenda della telefonata in Questura per rilansciare Ruby, poi valuterà se presentare una mozione di sfiducia a Berlusconi. "Italia dei Valori - affermano il presidente dell’Idv Antonio Di Pietro ed il capogruppo alla Camera Massimo Donadi - al prossimo question time interpellerà il ministro dell’Interno Maroni in merito alla telefonata arrivata alla questura di Milano da parte di Palazzo Chigi con riferimento alla ragazza marocchina Ruby. Quello che vogliamo sapere è se vi sia stata da parte del presidente del Consiglio, o da persone da lui incaricate, un vero e proprio abuso della sua funzione governativa, aggravata dall’aver fornito alla stessa questura false indicazioni circa le generalità della ragazza stessa. Non ci interessano gli aspetti pruriginosi della vicenda, ma capire se siano stati violati i doveri, le funzioni e le prerogative fondamentali del presidente del Consiglio. Dall’esito delle risposte del ministro Maroni, Italia devi Valori valuterà se presentare una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio".


FIANO: "PREMIER RICATTABILE" - "Nella vicenda che riguarda la ragazza marocchina di nome Ruby non c’è solo la questione riguardante la telefonata partita da Palazzo Chigi verso la Questura di Milano, con le sue connesse ipotesi di abuso di potere e di interferenza nei confronti del lavoro ordinario della polizia su cui il Pd presenterà oggi una interrogazione urgente al ministro dell’Interno". Lo afferma Emanuele Fiano, presidente del Forum Sicurezza del Pd. "Ma in questo episodio entra evidentemente in ballo anche la possibile ricattabilità del presidente del Consiglio la quale è oggettivamente una questione che riguarda la sicurezza del Paese. E questa - conclude Fiano - è forse la questione più grave sulla quale nessuno può far finta di non vedere".

CICCHITTO PENSI A DISASTRO GOVERNO - “Potremmo dire, se non ci vergognassimo anche di averlo pensato, che Berlusconi svia l`attenzione sul disastro del suo governo con le sue avventure personali che, come è sempre successo, non soltanto tradiscono l`inadeguatezza al ruolo che ricopre, ma fanno trasparire l`uso privato delle pubbliche istituzioni. Cicchitto, dunque, non si preoccupi della leadership del centrosinistra, argomento che non lo riguarda affatto”. Lo dice Michele Ventura vicepresidente vicario dei deputati del Partito Democratico risponde al capogruppo del PDL alla Camera.
“Ieri stavamo presentando la mozione del Partito Democratico, la nostra proposta di riforma fiscale che ha l’obiettivo di alleggerire il carico sui lavoratori, sulle famiglie e le piccole e medie imprese e spostarlo sulla rendita finanziaria di stampo speculativo - continua Ventura - avremmo voluto confrontarci, col governo, su questo. Ma il governo è in tutt`altre faccende affaccendato. Per questo Bersani ha detto che deve andare via. Quanto alla `spazzatura` di cui parla Cicchitto, c`è chi solleva il tappeto”.
“Noi - conclude il vicepresidente democratico - aspettiamo di capire in Parlamento se si sono state pressioni sulla Questura, se si sono utilizzati mezzi e uomini delle forze dell`ordine per aiutare una conoscenza del premier”.


RENZI: "SIAMO UN PAESE MIGLIORE E MERITANO DI PIU’
- ‘’Credo con forza che l’Italia sia un Paese migliore di quello che emerge dai media in queste ore. Noi non siamo ripicchine e bunga bunga. Meritiamo di piu’’’. Lo afferma, sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd).

Tra i vari commenti dei suoi ‘amici’ del social network, c’e’ anche quello di un assessore della sua giunta, Massimo Mattei che scrive: ‘’Io non sapevo cosa fosse il Bunga Bunga. Sono senza parole. Emerge un’italia (con la minuscola) da fine impero. Quanto ci manca un Pasolini che potrebbe narrare questo grottesco inizio millennio. Dalle battute argute di architetti post moderni in poi come diceva il poeta e dalle degenerazioni televisive il paese ha preso una china drammatica e scivolosa’’.

Renzi, intervistato stamani a ‘Mattino 5’ su Canale 5 da Paolo Del Debbio, e’ tornato sulla questione del ‘bunga bunga’. ‘’Mi fa un po’ tristezza - ha detto - che le prime pagine dei giornali siano dedicate solo a questo: un po’ e’ colpa dell’attenzione scabrosa dei media, e un po’ e’ anche colpa di comportamenti che non sono secondo me adatti a personaggi istituzionali. I problemi degli italiani oggi sono altri, bisognerebbe parlare un po’ piu’ di questi’’.