Tarquinia (Viterbo), 29 ottobre 2010 - Dopo tante proteste e polemiche il preside Nicola Guzzone ha sospeso la professoressa di lettere dell’Isis (Istituto scolastico istruzione superiore) di Tarquinia, in provincia di Viterbo, contestata duramente dagli studenti e dai loro genitori perche’ dall’inizio dell’anno insegnava l’alfabeto e ripeteva in continuazione l’appello.

Il provvedimento avra’ efficacia fino alla visita collegiale cui dovra’ essere sottoposta la docente per valutare la sua idoneita’ all’insegnamento. Visita che la donna di 59 anni ha gia’ rifiutato in passato e che, stando alle sue dichiarazioni, non intenderebbe accettare nemmeno questa volta.

Intanto, nelle tre classi che le erano state assegnate, le lezioni di lettere non si svolgono a causa dell’assenza della professoressa che non e’ stata ancora sostituita dal supplente.

‘’E noi - dicono i ragazzi - non abbiamo ancora iniziato il programma’’.

Gia’ lo scorso anno, la professoressa fu trasferita d’ufficio per ragioni analoghe, cioe’ ‘’l’originalita’’’ dei suoi metodi d’insegnamento. Ma il Consiglio di Stato annullo’ il provvedimento. Quest’anno gli studenti, sostenuti dai genitori, hanno deciso di non partecipare alle sue lezioni. Nemmeno l’intervento del dirigente scolastico provinciale e’ servito a trovare una soluzione accettata dalla diretta interessata. Cosi’ il preside ha deciso di passare alle vie di fatto disponendo una visita collegiale per accertare l’idoneita’ all’insegnamento e sospendendola in attesa dell’esito. Resta da vedere quali saranno le contromosse della professoressa.