Palermo, 2 novembre 2010 - Nadia Macrì, la escort 'Nadia' amica di Perla Genovesi, a quanto si apprende in ambienti investigativi, ha raccontato ai magistrati di Palermo di avere avuto due incontri sessuali con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di avere per questo ricevuto, ogni volta, una busta con 5000 euro come compenso. Le dichiarazioni della escort sono riportate in un verbale di interrogatorio che la ragazza ha reso ai primi di ottobre ai magistrati di Palermo. Il verbale e’ stato secretato ed è negli atti dell’inchiesta di cui si valuta il trasferimento a Milano.

 

COINVOLTO BRUNETTA - Nadia Macrì ha detto di essere entrata nel "giro delle feste del presidente" dopo avere conosciuto, anni fa, Renato Brunetta. La ragazza ha lanciato pesanti accuse anche nei confronti del ministro della Funzione pubblica - che la segnalò all’avvocato Carlo Taormina, perchè la assistesse in una causa civile - sostenendo di aver avuto rapporti con lui in cambio di 300 euro e di alcuni gioielli.

Furibonda la reazione del ministro: "Vengo ora informato che, nel corso di un interrogatorio ‘secretatò (sic!), la signora Nadia Macrì avrebbe reso dichiarazioni che non esito a definire fuori dalla grazia di Dio -- dichiara - La verità è solo una: questa persona mi è stata presentata quattro anni fa, nel corso di un convegno. In lacrime mi espose le sue serie difficoltà personali e familiari. La conoscenza si è esaurita in quell’unica occasione, priva di qualsiasi altro risvolto, tantomeno volgare o squallido. Per i suoi problemi gli indicai l’avvocato Taormina. Non l’ho più rivista nè sentita e non so a quali risultati sia o meno approdata l’assistenza del legale. Non c’è e non ci sarà più nulla da aggiungere sull’argomento. Non intendo essere strumentalizzato e ho già dato mandato al mio avvocato di tutelare con ogni mezzo la mia persona".

 

LELE MORA E FEDE - Ai magistrati Nadia ha anche raccontato di essere stata introdotta al premier, in una delle due occasioni in cui l'ha incontrato, da Lele Mora ed Emilio Fede. Le dichiarazioni della ragazza - dicono fonti investigative - sono contenute in un verbale di interrogatorio da lei reso ai pm del capoluogo siciliano ai primi di ottobre. Nadia inoltre ha raccontato che a fare da tramite tra lei e Berlusconi nell’altra occasione è stato invece un politico emiliano di cui però non sarebbe stata in grado di ricordare il nome.

In ogni caso pare che i ricordi della escort siano sembrati imprecisi e lacunosi ai magistrati anche per quanto riguarda la ricostruzione di come Nadia avrebbe conosciuto Mora: la ragazza ha detto di averlo conosciuto in generici 'ambienti di discoteche' e che attraverso questi sarebbe arrivata a Fede. Sarebbe stato il direttore del Tg4, a detta di Nadia, a presentarla a Berlusconi.
Del secondo tramite col premier - il politico emiliano - la escort racconta di averlo conosciuto come cliente e di avergli chiesto, saputo che era "un pezzo grosso", se poteva presentarla al presidente. Lui le avrebbe risposto di stare tranquilla e che li avrebbe messi in contatto. Dopo qualche tempo la giovane donna avrebbe ricevuto una telefonata di Berlusconi.

LE DICHIARAZIONI DELLA GENOVESI - "Stiamo mandando tutti gli atti istruttori relativi ai presunti festini a base di sesso e droga di cui parla oggi la stampa, alla procura di Milano che, secondo quanto ci pare di capire da una prima analisi dei fatti, è competente a indagare sul caso". Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Messineo, confermando l’intenzione dell’ufficio inquirente siciliano di trasmettere al capoluogo lombardo le dichiarazioni della "pentita" Perla Genovesi e della escort 28enne sua amica su presunti festini a base di sesso e droga che coinvolgerebbero uomini dell’entourage di Berlusconi. "Sembra che i fatti che costituiscono reato - ha aggiunto - cioé quelli relativi al reclutamento di escort che avrebbero partecipato ai party a luci rosse siano avvenuti a Milano: da qui la competenza dei colleghi".

La Procura di Palermo sta verbalizzando da alcuni mesi le dichiarazioni di Perla Genovesi, 32 anni, originaria di Parma, arrestata nel luglio scorso per traffico di droga e oggi agli arresti domiciliari. Da allora la donna, ex assistente parlamentare del deputato Pdl Enrico Pianetta avrebbe iniziato a collaborare con i pm a cui ha riferito, tra le altre cose, anche le confidenze ricevute da una amica cubista che le avrebbe confidato di avere partecipato a ‘festini' con politici, anche a base di sesso, alcuni dei quali sarebbero vicini al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.


Perla Genovesi (che, dopo avere parzialmente ammesso i fatti che la riguardano e che a luglio le costarono l’arresto, ha ottenuto i domiciliari) avrebbe fatto più viaggi per portare cocaina purissima e poi ne avrebbe consumato una parte assieme ad amici, in festini anche a base di sesso, tenuti nel trapanese e in Emilia Romagna. Tra gli invitati anche politici delle due regioni, "molto conosciuti".