Giugliano, 2 novembre 2010 -  E' ripresa in mattinata la protesta dei cittadini di Giugliano, comune a nord di Napoli, contro la riapertura del sito di Taverna del Re. La contestazione si sta spostando al centro cittadino dove questa sera si terrà una fiaccolata di protesta alla quale prenderanno parte, stando a quanto si apprende, rappresentanti dei comitati, studenti, consiglieri di maggioranza e di opposizione.

Una decina di manifestati ha organizzato intanto un sit in davanti al Palazzo municipale, mentre la polizia locale ha impedito che alcuni si introducessero all'interno dello stabile. I manifestanti hanno inoltre contattato un pool di legali, fra cui anche alcuni amministrativisti. E non si esclude che nella giornata di oggi possano presentare un ricorso in via d'urgenza al Tar per chiedere la sospensiva dell'ordinanza emessa dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, con la quale è stata disposta la riapertura del sito. Gli abitanti di Giugliano chiedono in particolare che venga cessato lo sversamento di immondizia nell'impianto situato alla periferia della città. In molti ritengono che il territorio giuglianese abbia già accolto, nel corso degli anni passati, tonnellate di immondizia, alcune delle quali velenose.

 

SCONTRI - Nuovi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine si stanno verificando a Taverna del Re dove da alcuni giorni c'è un presidio per impedire il transito degli autocompattatori diretti al sito di stoccaggio. Le forze dell'ordine stanno stringendo i manifestanti lungo le cunette laterali della strada dei mezzi. Alcuni dimostranti si sono piazzati davanti ai mezzi dei carabinieri. I manifestanti son decisi nel bloccare la lunga colonna di automezzi diretti al sito di stoccaggio, tanto che alcuni si sono aggrappati ai camion, mentre carabinieri e polizia tentano di riportarli a terra. Dinanzi al corteo, dove c'è un uomo che sventola la bandiera italiana, ci sono soprattutto donne e giovani manifestanti che chiedono che gli autocompattatori tornino indietro. Nei momenti più alti di tensione un uomo è caduto battendo la testa a terra, una donna ha avuto un malore. I mezzi del servizio di raccolta urbana sono scortati da un ingente schieramento di forze dell'ordine.

E mentre prosegue il corpo a corpo tra manifestanti e forze dell'ordine, gli autocompattatori fermi lungo la strada che conduce al sito di stoccaggio di Taverna del Re ''stanno lasciando a terra una lunga scia di percolato''. Lo fanno notare gli stessi manifestanti che chiedono l'intervento immediato delle autorità sanitarie. In fila vi sono una trentina di automezzi provenienti per la maggior parte dalla città di Napoli. Dopo 40 minuti di corpo a corpo tra forze di polizia e manifestanti all'interno del sito è entrato un solo autocompattatore. Le forze dell'ordine, stando a quanto si apprende, hanno effettuato vere e proprie 'cariche', e sono stati strattonati anche gli operatori dell'informazione. A denunciarlo fotografi e operatori tv, che dicono di essere stati allontanati in maniera decisa da poliziotti e carabinieri che stavano effettuando una carica di alleggerimento sui dimostranti impegnati al sito da giorni per impedire l'accesso ai camion nel deposito di Ecoballe. Gli scontri proseguono ed un ingente schieramento delle forze dell'ordine è presente al momento con gli scudi alzati per contenere poche decine di manifestanti. Al passaggio degli autocompattatori i manifestanti hanno urlato ''vergogna, vergogna, andate ad arrestare i delinquenti''. Al momento sono passati altri 10 camion tutti provenenti dalla città di Napoli.

Dopo le cariche di alleggerimento avvenute nella tarda mattinata di oggi davanti al sito della Taverna del Re a Giugliano tra polizia e dimostranti, la calma è tornata ma la tensione resta alta. Qualche corpo a corpo si è avuto quando gli autocompattatori che avevano scaricato i rifiuti stavano uscendo dal sito giuglianese. Un manifestante cadendo si è contuso al volto ed ha perso sangue.

 

IL DOCUMENTO ANTI-SITO -  Tutti i consiglieri comunali di Giugliano hanno intanto firmato un documento per ''condannare la riapertura di Taverna del Re decisa dal presidente della Provincia di Napoli''. Secondo i consiglieri ''la scelta di individuare la nostra citta' come l'unica soluzione a tutte le emergenze è da bocciare fermamente'' e pertanto chiedono ''l'immediata chiusura del sito e la revoca dell'ordinanza, nonché il rispetto del protocollo d'intesa firmato dal sottosegretario Guido Bertolaso''. Per i consiglieri è prioritaria pertanto la bonifica di tutti i siti inquinati. Gli stessi consiglieri assumono l'impegno a contrastare in tutte le sedi opportune ''queste scelte assurde e scellerate'' e invitano tutti i cittadini a partecipare alle manifestazioni di protesta civili e pacifiche organizzate''.

 

LETTERA DEL SINDACO -  Con una lettera inviata al Prefetto di Napoli, al Direttore dell'Arpac e al Direttore Asl Na 2, il sindaco del Comune di Giugliano, Giovanni Pianese, ha chiesto un sopralluogo dell'Autorità sanitaria e dell'Arpac alla discarica 'Taverna del Re' per verificare il rispetto del provvedimento emanato il 27/10/2010 dal Presidente della Provincia. Il sindaco Pianese, inoltre, accompagnato da una delegazione di consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, incontrerà domattina il presidente della Provincia Luigi Cesaro per discutere della questione dei rifiuti al sito di stoccaggio.

 

SOPRALLUOGO - "Situazione del sito in regola". E' quanto emerge dal sopralluogo dei tecnici Arpac all'interno del sito di stoccaggio di Taverna del Re, alla periferia di Giugliano. Secondo quanto riferito dai tecnici lo sversamento dei rifiuti ''tal quale'' sulla piazzola E12 avviene ''in maniera discreta, senza contaminazione di matrice ambientale''. Dunque, non sarebbero state accertate irregolarità nelle operazioni di sversamento di abbancamento dei rifiuti. La piazzola, secondo quanto si apprende, è munita di canaline per il drenaggio delle acque piovane e del percolato. A norma anche la copertura con degli appositi teloni. Secondo quanto riferito a breve seguirà anche un sopralluogo da parte dei tecnici dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente.