Bari,6 novembre 2010 - Di ufficiale non c'è nulla, ma ad uccidere Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana, è stata la cugina e amica Sabrina. Questo, secondo indiscrezioni, il contenuto del nuovo e spontaneo interrogatorio di Michele Misseri reso ieri davanti ai pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Pietro Argentino.

Lo zio, reo-confesso, avrebbe insomma ritrattato e addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia ventiduenne. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe limitato alla fase dell'occultamento del cadavere della nipote.

Per 5 ore Michele Misseri, 57 anni - in carcere dalla notte del 7 ottobre in quanto imputato dell'omicidio di Sarah - avrebbe rivelato nuovi particolari che aggraverebbero la posizione della figlia, Sabrina, in carcere per la stessa vicenda, con l'accusa di concorso in omicidio. È stato lo stesso genitore a chiamare in causa la figlia nelle settimane scorse, una posizione che avrebbe evidentemente confermato, malgrado la stessa Sabrina continui a dichiararsi innocente e attribuisca la responsabilità di tutto al padre.

Non si sa se Michele Misseri non abbia tirato in ballo altre persone, ma sicuramente avrebbe negato di non aver stuprato il corpo della nipote già morta, cosa che invece aveva confessato nei primi interrogatori. Resta da chiarire se sia stato confermato che il delitto è stato commesso nel garage di casa Misseri. Il legale Galoppa intanto, intervistato questa sera in una trasmissione tv, ha detto che bisogna attendersi delle novità. 

Intanto oggi alcuni carabinieri del Ris sono ritornati a casa Misseri probabilmente per effettuare un nuovo sopralluogo, insieme a loro c'è anche lo stesso Misseri. Poi in serata nuova visita dei militari a casa Misseri: probabilmente, hanno portato via anche alcune cinture di Michele. E’ andato via dall’abitazione della famiglia Misseri anche il legale di Sabrina Misseri, l’avv.Vito Russo, il quale, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha escluso categoricamente che sia indagata Cosima Misseri, moglie di Michele.

I carabinieri, oltre a notificare a Cosima Serrano alcuni atti relativi alla perquisizione avvenuta questa mattina nell’abitazione, hanno compiuto ancora ulteriori accertamenti, che si sono protratti per quasi quattro ore. I controlli sono avvenuti all’interno dell’abitazione e nel garage. I militari, inoltre, hanno compiuto anche alcuni accertamenti nella vettura di Cosima Serrano, che è parcheggiata nel cortile della villetta dei Misseri. I carabinieri si sono allontanati con alcune buste contenenti oggetti, probabilmente le cinture del capofamiglia. Cosima Serrano, quando i carabinieri sono andati via, è rimasta all’interno della sua abitazione.