Roma, 10 novembre 2010 - Il 76,2% del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne. È quanto emerge dai dati Istat, riferiti al 2008-2009. Un dato, quello diffuso dall’Istituto di statistica che di poco più basso di quello registrato nel 2002-2003 che era 77,6%.


Secondo l’Istat
"persiste dunque una forte disuguaglianza di genere nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner. L’asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi. Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L’indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%)".


Rispetto a sei anni prima, l’asimmetria rimane stabile nelle coppie in cui la donna non lavora (83,2%). Cala, invece, di due punti percentuali nelle coppie con donna occupata, passando dal 73,4% del 2002-2003 al 71,4% del 2008-2009. Tale calo riguarda sostanzialmente le coppie con figli: in presenza di due o più figli l’indice passa, infatti, dal 75% al 72,2%).


Quanto ai tempi di vita di uomini e donne che vivono in coppia "nel 2008-2009 - spiega l’Istat - in un giorno medio settimanale, cioè un giorno teorico che tiene conto sia dei feriali sia dei festivi, la quasi totalità delle donne che vivono in coppia si occupa del lavoro familiare (98,9%), mentre circa il 24,1% degli uomini non vi dedica nemmeno 10 minuti, percentuale che sale al 31% se la partner non è occupata. Considerando le coppie con donna occupata di 25-44 anni, la durata del tempo di lavoro familiare delle donne è pari a 4h40’, il lavoro extradomestico è pari a 4h30’, le attività di tempo libero occupano 2h35’, gli spostamenti sul territorio 1h28’ e, infine, il tempo speso per le attività fisiologiche (dormire, mangiare, lavarsi e altra cura della propria persona) è pari a 10h40’. Per i loro partner la durata del lavoro familiare è pari a 1h54’, il lavoro retribuito assorbe 6h16’, gli spostamenti occupano 1h34’, le attività fisiologiche 10h37’: dunque, una porzione di tempo pari a 3h33’ viene dedicata ad attività di tempo libero (58’ in più delle donne occupate).


Scendendo nel dettaglio delle attività che compongono il lavoro domestico, si nota che l’impegno di tutte le tipologie di donne analizzate spazia indifferentemente tra tutti i tipi di attività: dalla preparazione dei pasti, alla pulizia della casa e della biancheria, sebbene, come già visto per il lavoro domestico nel complesso, le occupate in un giorno medio dedichino meno tempo e siano meno impegnate delle non occupate in tutte queste attività. Le donne, infatti, non possono esimersi dal cucinare: in un giorno medio tali attività sono svolte dal 90,5% delle occupate e dal 97,8% delle non occupate.


Anche le attività di pulizia della casa impegnano l’82,7% delle occupate, per arrivare a quote del 94,8% tra le non occupate. Le attività di apparecchiare/sparecchiare e lavare i piatti sono svolte dal 66,3% delle occupate e dal 76,5% delle non occupate. Il 35,7% delle occupate in un giorno medio lava o stira, quota che sale al 49,2% per le non occupate. Infine, rispettivamente il 44,4% delle occupate e il 66,2% delle non occupate acquista beni e servizi.