Palermo, 30 novembre 2010 - Oltre 50 mila studenti medi e universitari, secondo gli organizzatori, hanno manifestato a Palermo contro il ddl Gelmini di riforma dell'Università. Cortei, sit-in, blocchi e occupazioni sono stati in diversi punti della città. Partiti da una ventina di scuole e da diverse piazze e punti nevralgici del capoluogo siciliano in cortei spontanei, paralizzando assi viari strategici e centrali, e confluendo poi in cattedrale occupata simbolicamente dagli studenti che hanno affisso sulle colonne del duomo uno striscione.

Finita nel mirino delle proteste di questa mattina anche la Cappella Palatina, la basilica all'interno di Palazzo dei Normanni. Decine di studenti universitari come normali turisti, hanno pagato il biglietto d'accesso per la visita della Cappella, situata dentro il complesso che ospita anche l'Assemblea Regionale Siciliana. Una volta all'interno, i giovani hanno esposto al primo piano dell'atrio, dove c'è la porta d'ingresso della Cappella, due striscioni con la scritta ''Non metterete i nostri cervelli in cassa integrazione''. Quindi hanno distribuito dei volantini con la sigla ''Fare Università'', nei quali fra l'altro si legge: ''Solo investendo sulla formazione dei giovani e sulla ricerca possiamo garantire il futuro di questo Paese''. Pronto l'intervento del personale della sicurezza di Palazzo dei Normanni, ma non ci sono stati disordini: i giovani hanno tolto gli striscioni e poi, dal momento che avevano il biglietto, sono entrati all'interno e hanno visitato il monumento.

Un troncone della protesta si è poi mosso verso viale Regione siciliana bloccando la trafficatissima arteria che si immette nell'autostrada. Il traffico è completamente paralizzato all'altezza di corso Calatafimi. "Blocchiamo tutto, blocchiamo l'autostrada, blocchiamo la riforma", scandiscono i manifestanti. Un altro serpentone si è diretto invce nel cuore della città, verso i Quattro Canti.