Parma, 9 dicembre 2010 - Il Tribunale di Parma, presieduto da Eleonora Fiengo, dopo circa 6 ore di camera di consiglio, ha condannato l’ex patron della Parmalat Calisto Tanzi a una pena di 18 anni anni di reclusione. La pubblica accusa aveva chiesto per lui 20 anni di reclusione. Condannati anche gli altri dirigenti della società.

"Non mi aspettavo una sentenza così severa". Sono queste le prime parole che Calisto Tanzi ha detto al suo legale Giampiero Biancolella che, subito dopo la lettura della lunga sentenza lo ha informato sulla condanna. "Sicuramente andremo in appello", ha detto l’avvocato Fabio Belloni, uno degli altri legali di Tanzi.

"Piena soddisfazione", l’ha espressa invece il procuratore di Parma Gerardo Laguardia. Per la Procura parmigiana, che aveva chiesto vent’anni per l’ex cavaliere, si è chiusa una fase di impegno durissimo con la ricostruzione, affidata ad un ufficio relativamente piccolo, del più grande crac finanziario europeo. "Le condanne - ha detto Laguardia - non si discostano sostanzialmente dalle nostre richieste, in alcuni casi sono state leggermente diminuite, in altre aumentate. Ma nella sostanza la sentenza è stata in linea".

Fausto Tonna, ex direttore finanziario del gruppo Parmalat, è stato condannato a 14 anni di reclusione. La Procura aveva chiesto in aula una condanna a nove anni e sei mesi, riconoscendo a Tonna le generiche. Il tribunale, pur assecondando questa parte della richiesta (generiche riconosciute prevalenti), ha però aumentato la pena. Tonna aveva collaborato fattivamente con gli inquirenti del pool Parmalat. Deluso il suo collegio difensivo.

Il fratello dell’ex patron di Parmalat, Giovanni Tanzi, è stato condannato a dieci anni e sei mesi di reclusione; otto anni invece per Domenico Barili, ex direttore marketing della multinazionale di Collecchio, sei anni per Luciano Silingardi, ex consigliere indipendente di Parmalat Finanziaria, cinque anni di reclusione per Giovanni Bonici, numero uno di Parmalat Venezuela e soprattutto amministratore di Bonlat, società 'cassonetto', del gruppo Parmalat.

Per l’avvocato Paolo Sciumè e Rosario Calogero, la pena è di cinque anni e quattro mesi di reclusione. Cinque anni per Camillo Florini, ex dirigente del settore turistico. Quattro anni per Davide Fratta, ex sindaco della multinazionale collecchiese, Enrico Barachini, Alfonso Mario Butti e Giuliano Panizzi. Un anno e sei mesi invece per l’avvocato Sergio Erede, ex componente del cda del Gruppo. Assolti Paolo Compiani e Alfredo Gaetani.

Calisto Tanzi e gli altri condannati dovranno inoltre risarcire due miliardi di euro alla nuova azienda sorta sulle ceneri del crac e il 5% del valore nominale delle obbligazioni ai risparmiatori. Secondo una stima dei legali di parte civile, il valore dei bnd sottoscritti sia aggirerebbe sui 600 milioni di euro; il risarcimento dovrebbe essere quindi di circa 30 milioni.