Roma, 3 gennaio 2010 - "Nessun musulmano, nessun ebreo alla nostra manifestazione". E' quanto richiesto dal vescovo copto ortodosso in Italia, Barnaba El Soryani alle altre confessioni religiose per la manifestazione contro gli attacchi ai cristiani che si terrà domenica a Roma.

"Non solo ai musulmani ma anche alla comunità ebraica abbiamo chiesto di non partecipare, questa è una manifestazione nostra", ha spiegato all'Agi il vescovo copto Barnaba El Soryani. "Se i musulmani -ha aggiunto - faranno loro una manifestazione e ci chiederanno di partecipare, noi parteciperemo". Il vescovo ha fatto sapere di aver ribadito la richiesta di protezione alla polizia per la comunità, anche alla luce di una nuova minaccia apparsa su un sito legato alla Jihad e ai mujahedeen.

 

MINACCE AI COPTI - Le misure di sicurezza sono state rafforzate intorno ai luoghi di culto di diversi Paesi europei, dopo l'attentato alla chiesa che ha fatto 22 morti, uno dei feriti è deceduto infatti ieri, ad Alessandria d'Egitto. Il vescovo copto in Italia, Barnaba El Soryany, ha avvertito le autorità italiane dell'esistenza di una nuova minaccia, apparsa su un sito legato alla jihad islamica e ai mujahedeen, e diverso dal sito Shumukh al Islam in cui era comparsa una lista di obiettivi copti del terrorismo islamista. "Ci avvertono di che passeremo una nottata buia, più buia di quanto si possa immaginare".
 

L'allarme riguarda anche il resto d'Europa. "La polizia cerca di definire l'entità delle minacce", ha riferito il ministero dell'Interno tedesco dopo che il vescovo copto in Germania Anba Damian aveva chiesto protezione per la propria comunità. "Internet è piena di minacce contro di noi. La polizia ci ha detto diverse volte di stare in guardia contro possibili attacchi di estremisti musulmani", aveva detto il presule.

In Germania vivono circa 6.000 copti.Stesso numero in Austria, dove è stata rafforzata la sicurezza intorno alle sette chiese copte presenti sul territorio nazionale. In Francia la squadra antiterrorismo di Parigi si è attivata dopo la denuncia presentata da padre Girguis Luca della chiesa copta di 'Sainte Marie et Saint Marc' nel sobborgo parigino di Chatenay-Malabry. Il sacerdote ha detto di aver presentato la denuncia dopo che un suo fedele ha letto "minacce su un sito di mujahedeen islamici che annunciava altri attacchi in Europa ed in Francia in particolare. Queste minacce non sono una fantasia", ha spiegato padre Lucas secondo il quale in Francia ci sono circa 250.000 copti. È allarme anche in Gran Bretagna, dove vivono 20.000 copti. Angaelos, il loro vescovo, ha detto che al sito della chiesa sono arrivate "minacce riguardanti diverse chiese copte in Europa", e che l'allarme è alto da quando i luoghi di culto cattolici sono entrati nel mirino dei terroristi in Iraq. In Olanda, dove vivono 6.000 copti, è allerta per una chiesa ad Amsterdam e altre due nel resto del Paese, presenti nella stessa lista apparsa sul sito della jihad in cui si trova la chiesa colpita ad Alessandria.

"Siamo in costante contatto con la polizia", ha detto il diacono Albert Francis, mentre nei Paesi scandinavi il vescovo Anba Abakir ha preso contatto con la polizia, preoccupata per la chiesa svedese di Gothenburg, presente nella lista. L'Associazione dei copti canadesi,invece, assumerà guardie private perchè vigilino sulle venti chiese del Paese, dove vivono 255.000 copti. I volti di alcuni di loro, e i corrispondenti nomi, sono stati pubblicati sul sito terrorista.