Roma, 1 febbraio 2011 - Alla Camera dei Deputati, il 26 gennaio, durante la discussione sulla mozione di sfiducia al ministro Bondi, un deputato del Pdl si mette a navigare su internet grazie al suo iPad sul sito www.escortforum.net.

Il deputato ultraquarantenne, cravatta di Marinella e capelli riportati a coprire una discreta calvizie, inforca gli occhiali (che di solito non porta) e scruta a lungo immagini e profili di due professioniste, Dollyy e Daisy: sono romane, non fumano, ricevono a casa o in hotel, previo preavviso.

A scoprirlo è stato il settimanale 'Oggi', che a partire da una foto scattata in quel giorno, che si può vedere sul sito www.oggi.it, è riuscita a risalire al deputato originario del Sud e alle protagoniste delle sue attenzioni: la giovanissima Dollyy, che oltre alla doppia 'y' sfoggia capelli miele e una elegante seconda di seno, e si propone di "accompagnare le tue serate per una cena, un intrigante dopocena o un appassionante weekend...".

Costo: 450 euro per tre ore. E Daisy, 39 anni, che di 'y' ne ha solo una, ma compensa con lunghi capelli corvini e una settima di seno naturale. Daisy offre le sue grazie su Roma e Napoli, è "disponibile esclusivamente per incontri di classe con distinte persone".

E per evitare clienti poveri e perditempo snocciola le tariffe: "Cena e dopo cena 700 euro; overnight (l’intera notte) 1.200 euro; week end 2.500 euro. Mezz'ora, 200 euro; un'ora 400".

Poi è lo stesso deputato a uscire allo scoperto. Ammette di essere "stato colpito in un momento di pruderie curiosa" il parlamentare del Pdl Simeone di Cagno Abbrescia, imprenditore e per due volte sindaco di Bari. "Stavo guardando e cancellando i messaggi sul mio Ipad quando si è aperta una finestra e la pruderie maschile mi ha portato a fermarmi su quelle immagini di belle figliole...".

"Non sono molto esaltato per quanto è accaduto. Ma ci tengo a dire - spiega di Cagno Abbrescia - che sono un neofita dell’informatica, che non so accendere un computer, anche se da sindaco ho informatizzato il Comune di Bari". "Un mese fa - sottolinea - abbiamo ricevuto dal gruppo del Pdl l’Ipad e sto cominciando a capire come funziona"’.

"Le foto che saranno pubblicate - spiega - sono state scattate in Aula prima dell’inizio della seduta. La mia era una consultazione curiosa". Oggi, dopo che le immagini che ritraggono il parlamentare sono state diffuse, di Cagno Abbrecia ha cominciato a ricevere i primi messaggi dai colleghi. "Se scomparissero le immagine pornografiche dall’informatica - ha scritto un deputato - la rete rimarrebbe senza utenti e ci sarebbe un solo messaggio: ‘ridateci il porno’". Qualcun altro gli ha scritto: ‘Grazie ai giornalisti ti faranno sottosegretario...’, alludendo al caso Ruby e alle alle frequentazioni del Presidente del Consiglio.