Roma, 2 febbraio 2011 - L’aula del Senato ha approvato, con votazione segreta, le dimissioni di Salvatore Cuffaro, in carcere dal 22 gennaio dopo la condanna definitiva per favoreggiamento di Cosa Nostra. Sono stati 230 i sì, 25 i no, 17 gli astenuti. Tutti i gruppi hanno dichiarato di votare a favore delle dimissioni, tranne il sottosegretario Carlo Giovanardi che in dissenso dal suo gruppo ha dichiarato: "Sono pieno di dubbi e qui siamo in un caso al di qua di ogni ragionevole dubbio. Personalmente non ritengo che Cuffaro abbia favorito la mafia".

ISCRITTO ALL'UNIVERSITA' -  L’ex presidente della regione Siciliana Salvatore Cuffaro, recluso nel carcere romano di Rebibbia dopo la condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra resa definitiva dalla Cassazione, si è iscritto a un corso speciale della facolta’ di Giurisprudenza.

Cuffaro è  già laureato in medicina con una specializzazione in rediologia e potrà sostenere gli esami all’interno del penitenziario. "E’ un modo per tenermi impegnato", ha confidato Cuffaro all’amico Saverio Romano, segretario nazionale del Pid, Popolari di Italia Domani, che è andato a trovarlo in carcere. L’ex Governatore si trova nella sezione G8 di Rebibbia, tra i detenuti che devono scontare una condanna definitiva, in attesa dell’assegnazione a una cella singola.
Cuffaro ha detto di avere fatto anche istanza per svolgere attività lavorativa all’interno del carcere.