Roma, 8 febbraio 2011 - Luigi Tosti, il giudice del Tribunale di Camerino rimosso dalla magistratura per il rifiuto di celebrare udienze nelle aule con il crocifisso, non deve più fare il giudice. È il parere del sostituto procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo che, ai giudici delle sezioni unite civili, ha chiesto di respingere il ricorso presentato dalla difesa di Tosti.

Il ricorso dell’ex magistrato è stato presentato in Cassazione contro la sentenza disciplinare del Csm che, lo scorso gennaio, aveva disposto la rimozione dalla magistratura per Tosti che si era rifiutato di celebrare le udienze nelle aule con il crocifisso. Tra il maggio e il luglio 2005, infatti, Luigi Tosti non celebrò 15 udienze.

Assolto in sede penale dall’accusa di omissione in atti d’ufficio perchè era stato sostituito da altri colleghi, Tosti è stato sospeso dal suo incarico a partire dal febbraio 2006. La decisione della Cassazione si conoscerà soltanto tra un mese contestualmente al deposito delle motivazioni. Luigi Tosti era presente in aula per l’udienza e si è detto pronto a ricorrere alla Corte di Strasburgo in caso di esito negativo.

"Io sono stato assunto in un Tribunale laico - ha affermato Tosti - e non in un Tribunale ecclesiastico. Nessuno mi può imporre di celebrare udienze dove c’è il crocifisso. Se la Cassazione confermerà la mia rimozione ricorrerò a Strasburgo".