Roma, 8 marzo 2011 - No a "un'immagine consumistica che riduce la donna da soggetto a oggetto". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea l'esigenza di una inversione di rotta rispetto all’immagine femminile, celebrando al Quirinale la 'Giornata internazionale della donna', alla presenza fra gli altri dei ministri dell’Istruzione Mariastella Gelmini e delle Pari opportunità Mara Carfagna.

"Per raggiungere una parità sostanziale - avverte il capo dello Stato - è necessario incidere essenzialmente sulla cultura diffusa: sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni tra i generi, su un'immagine consumistica che riduce la donna da soggetto a oggetto propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto".

Se "per favorire il cammino verso una parità sostanziale, molto devono fare la scuola e i mezzi di comunicazione attraverso i valori che trasmettono", Napolitano ricorda che "a tutte le donne, non solo a quante hanno particolari funzioni e visibilità, spetta nella quotidianità della loro vita il dovere di contrastare luoghi comuni e di esigere rispetto e considerazione", osservando anche che "i progressi femminili sono il risultato di azioni e partecipazioni collettive di tante donne: nei movimenti, nei partiti, nei sindacati".

Giorgio Napolitano ha chiamato gli uomini ad avvertire "il dovere di comportarsi come validi e solidali compagni delle donne che portano avanti la marcia verso la parità". "La parità di genere - ha spiegato il presidente della Repubblica - non riguarda solo le donne così come le battaglie per dare a tutti i cittadini una vita decorosa non riguardano solo i poveri, e le lotte per la libertà politica non sono un'esclusiva dei dissidenti, e quelle per la tolleranza non toccano solo le minoranze. Sono e devono essere cause comuni che coinvolgono chiunque assuma come propri i valori democratici".

Oggi Napolitano ha nominato oggi Franca Valeri Cavaliere di Gran Croce, 93 anni, la più longeva attrice del cinema e del teatro italiano, una delle più amate. Motivazione: "La sua maestria e ironia" nel dipingere, durante la lunghissima carriera, un’infinità di ritratti femminili, mai volgari, mai banali. L'attrice ha ricevuto l’onorificenza nel corso di una cerimonia che si è svolta nel Salone dei Corazzieri del Quirinale.

L'APPELLO DI CLIO NAPOLITANO - Festeggiare, oggi, l’8 marzo ha un senso "anche se sono cambiati modo di intenderlo e linguaggio. In passato il significato era univoco. Oggi ognuno dà a questo anniversario il significato che ritiene più consono per età, rivendicazioni o contenuti, come traspare anche scorrendo l’elenco delle tante manifestazioni in programma".

È quanto afferma, in un’intervista a ‘Il Mattino', la moglie del presidente della Repubblica, Clio Napolitano.
Alle donne, che festeggiano l’8 marzo, Clio Napolitano manda un messaggio: "guardare alla sostanza dei problemi più che all’apparenza. E di non adoperare più alcuni termini, nemmeno in modo polemico e negativo. Non posso sentire più le parole ‘escort’ o ‘epocalè. Le cancellerei dal vocabolario".

Per la moglie del Capo dello Stato, rispetto alla condizione femminile, "il problema principale resta quello del lavoro come realizzazione della propria identità. Le donne, che hanno acquisito maggiori capacità e cultura, nel mondo del lavoro sono sacrificate".

Riguardo allo spaccato di società che è emerso dal ‘caso Ruby’, Clio Napolitano osserva che più che dalle ragazze si resta colpiti "dalle loro famiglie, che le incoraggiano. Si, è vero, colpisce tanto. E, stando sempre sulle prime pagine dei giornali, sembra un fenomeno indiscriminato. Ma credo, anzi sono certa, che non sia così. Non credo che per mamme, nonne e ragazze l’obiettivo della vita sia quello. La maggioranza delle donne e delle famiglie italiane non è così. Almeno spero".

La first lady, comunque, pensa che "la gran parte delle donne non viva sognando di fare la velina o peggio". Sogni che chiamano in causa anche la tv: "La televisione - aggiunge - così come ha avuto un grande ruolo unificante e di crescita, adesso ha una grande responsabilità in questo senso. Penso soprattutto a certi inguardabili programmi del pomeriggio".
Infine, sulla scuola, Clio Napolitano conclude: "la scuola pubblica italiana, malgrado le grandi difficoltà in cui vive, è fatta di persone preparate, impegnate ed entusiaste".

GELMINI: GRAZIE ALLE DONNE NELLA SCUOLA - Messaggio per l'8 marzo del ministro Gelmini alle donne della scuola: "Sento il dovere di rivolgere un ringraziamento sincero a tutte le donne che alla scuola dedicano il proprio tempo e li’ esprimono la propria passione educativa", ha detto il ministro dell’Istruzione intervenendo alla celebrazione della Giornata della donna al Quirinale, sottolineando come "il ruolo delle donne si e’ intrecciato a doppio filo con la scuola italiana".

La Gelmini ha parlato di "sentimento di gratitudine e stima che è una delle poche cose che unisce gli opposti schieramenti politici. Si possono avere - ha sottolineato - posizioni diverse sulle soluzioni, su come riformare, su come migliorare la scuola italiana, ma non ci sono dubbi sul ruolo prezioso che essa svolge nella formazione delle giovani generazioni". Nella storia del paese, continua il ministro, "proprio la scuola ha avuto il grande merito di rendere la società piu’ libera, piu’ eguale, piu’ democratica, favorendo l’emancipazione femminile".