Genova, 30 marzo 2011 - "Se continua così è un disastro, servono dei respingimenti", dice il Sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino sottolineando che la situazione immigrati "non è più gestibile", perchè la città ligure "è diventata un tappo, dopo che i francesi hanno intensificato i controlli ai valichi dei tunisini".

 Ieri, la trasmissione Ballarò, ha mandato in onda un servizio in cui si intervistato immigrati tunisini che cercavano, per lo più senza successo, di passare da ventimiglia alla Francia. Il sindaco, intervistato da Radio24, aggiunge poi: "Noi siamo come Lampedusa, fatte le dovute proporzioni. Il rischio è di vivere anche a Ventimiglia "un’emergenza turistica e socio-sanitaria: vanno fermati prima. Intravedo il rischio anche di una protesta della gente, perchè l’insofferenza è già alle stelle".

 

L'EMERGENZA - Situazione sempre più critica a Ventimiglia dove ogni giorno decine di immigrati provenienti dal Nord Africa e in particolare dalla Tunisia raggiungono il confine con la Francia ma vengono respinti alla frontiera dalla polizia transalpina. Per fronteggiare questa emergenza, la Regione Liguria ha siglato un accordo con il Comune della città di confine e le Ferrovie dello Stato, che prevede, in caso di necessità, l’apertura notturna del corridoio della vecchia dogana francese, da tempo in disuso.

Le Ferrovie dello Stato sottolineano che non si tratta di un centro di accoglienza ma di un area di sosta, attrezzata con alcune sedie dove i migranti potranno riposare durante la notte, in attesa di proseguire il viaggio verso la Francia. La chiusura notturna della sala d’aspetto della stazione ferroviaria ha infatti costretto molti migranti, quasi tutti clandestini, ad accamparsi nei sottopassaggi della stazione e nelle strade adiacenti.
 

“Al momento sul territorio i timori sono tanti, dalla gestione della sicurezza all’emergenza sanitaria - sottolinea il vice capogruppo regionale del Pdl Marco Scajola - Ho già sollecitato l’intervento dei nostri parlamentari, anche di quelli europei, affinché si facciano portavoce del nostro territorio in Europa e intervengano a sostegno dell’amministrazione di Ventimiglia che sta ben lavorando per gestire la difficile situazione”, ha aggiunto Scajola.

Il consigliere regionale del Pdl ha poi rimarcato il fatto che i problemi sono di due tipi, “da una parte -spiega- c’è la questione dei profughi che fuggono dalla Libia e dalla guerra,ma dei quali non si registra ancora alcuna presenza nella città di confine, dall’altra c’è l’emergenza legata agli immigrati clandestini che vanno assistiti, identificati e rimpatriati. Serve un’azione forte sulla vicina Francia -afferma Scajola- poiché è intollerabile che si comportino come se la questione non li riguardasse. L’Italia sta dimostrando sensibilità ed un lodevole spirito umanitario, tutt’altra cosa -ha concluso l’esponente del Pdl- stanno facendo i francesi che respingono persone che hanno legami familiari in Francia e che hanno il desiderio di ricongiungersi con i loro parenti”.