TORINO, 7 aprile 2011 - Facevano iniezioni, medicazioni, somministravano terapie, ma non avevano mai  ottenuto l’abilitazione professionale: per questo tre falsi infermieri - che lavoravano in ospedali pubblici e privati di Torino e Milano, sono stati indagati a piede libero. 

Sulla vicenda indagano i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione) di Torino per le ipotesi di reato di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, falsità materiale ed esercizio abusivo della professione. L’inchiesta è coordinata dal pool di magistrati che fa capo al sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello.

A finire nelle maglie dei controlli sono un tunisino di 37 anni che da un anno lavorava in una clinica privata di Milano e che aveva presentato documenti falsificati dopo essere stato respinto all’esame di abilitazione professionale; una cilena di 35 anni, che per anni aveva esercitato la professione in una nota clinica privata di Torino dopo avere presentato falsi certificati a una societa’ che fornisce personale infermieristico; un italiano di 36 anni, di origine siciliana, in servizio in un ospedale pubblico della provincia di Torino dal 2002, dopo avere presentato un falso diploma conseguito nella sua regione.