Siena, 19 aprile 2011 - La Guardia di Finanza di Siena ha sequestrato oggetti riproducenti carri armati, cannoni e aerei assemblati con bossoli e ogive da guerra. Gli articoli, provenienti dalla Cina, erano posti in vendita, a 10 euro al pezzo, in un negozio di Siena che, a sua volta, si riforniva presso un deposito della provincia di Firenze. Sui documenti di importazione i proiettili risultavano come comuni ‘articoli da regalo’.

Da subito lo stupore dei finanzieri, poi i risultati della perizia disposta dalla Procura della Repubblica: ogni componente di quei singolari pezzi di arredamento era perfettamente riutilizzabile con un’operazione di ‘’ricarica’’ effettuabile da chiunque avesse dimestichezza con le armi, compresi cacciatori e hobbisti del tiro sportivo.

I proiettili rinvenuti hanno l’anima in acciaio e quindi maggiormente pericolosi di quelli in dotazione alle Forze di Polizia, che sono in piombo. Probabilmente, la materia prima per la produzione era reperita a costo zero presso depositi militari della Repubblica Popolare Cinese.

La perizia ha stabilito che i 25.000 proiettili sequestrati sono utilizzabili con il fucile d’assalto AK47 kalashinikov. Due persone, il negoziante e il fornitore, entrambi di origine cinese, sono stati denunciati per la violazione della normativa delle armi da guerra.