Roma, 20 aprile 2011 - E’ giunto in serata all’aeroporto di Fiumicino l’aereo dell’Alitalia proveniente dal Cairo con a bordo la salma di Vittorio Arrigoni, il volontario di Lecco ucciso a Gaza. Ad accogliere 'Vic', come tutti lo chiamavano, una grande bandiera palestinese, con sopra delle rose, retta da decine di pacifisti italiani e palestinesi. Il feretro era avvolto da una grande bandiera palestinese, con sopra delle rose.

Molti i cartelli mostrati in aeroporto: "Con Vittorio nel cuore restiamo umani", "Restiamo umani Vittorio Arrigoni - ciao Vick" e "Vick le tue idee non moriranno mai". Molti indossavano le kefiah e magliette bianche con su scritto ‘Grazie Vick’, molti tenevano in mano rose e garofani.

Tra le numerose associazioni rappresentate, ci sono ‘Donne in nero’, ‘Rete romana di solidarieta’ con il popolo palestinese’, ‘Associazione per la pace’, ‘Forum Palestina’, ‘Con la Palestina nel cuore’, ‘collettivo studentesco universitario di Napoli’, ‘’Ebrei contro occupazione’’ e rappresentanti della comunita’ palestinese a Roma.

Presente una delegazione del presidente palestinese Abu Mazen, composta, tra gli altri, dal ministro degli Affari religiosi Al Habbash, dallo Sheaika Khamis Abda dell’Istituzione religiosa musulmana e dal Reverendo Issa Elias Issa Musleh del Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme, unitamente all’ambasciatore della Palestina a Roma Sabri Ateyeh e al Portavoce della Comunita’ palestinese in Italia, Diabhaitali. Ne fanno parte anche l’ex vescovo cattolico di Gerusalemme, mons. Hilarion Capucci e l’ambasciatore Nemer Ammad, consigliere politico del presidente Abu Mazen.

A salutare il concittadino, anche una folta delegazione del Comune di Bulciago, guidata dal vicesindaco Luigi Ripamonti.

La salma del pacifista italiano è stata poi trasferita all’istituto di medicina legale a Roma a Piazza del Verano, dove e’ stata accolta da oltre 100 manifestanti. 
 

A bordo dell’aereo c’era anche Osama, l’amico palestinese che era andato da Londra dal Cairo per accompagnare il feretro nel viaggio di ritorno. E’ stato lo stesso Osama che poi, sottobordo dell’aereo, ha liberato la bara dal cellofan che la proteggeva, prima di stringere in un abbraccio i familiari.

A ricordare che Arrigoni fu il primo ad "arrivare a Gaza nel 2008 per rompere l’assendio contro l’embargo", è Mahamid Sohad, un’amica palestinese del pacifista: "Lui era un uomo di pace, le sue idee non moriranno perché sono assai radicate in noi". In serata si è tenuta a Roma una fiaccolata in ricordo di Arrigoni