Roma, 3 maggio 2011 - La vittoria del sì al referendum della ex Bertone sfiora l’88%. Con 886 sì e 111 no le tute blu delle Officine Automobilistiche Grugliasco hanno sancito la loro approvazione al piano di rilancio proposto dalla Fiat. In tutto hanno votato 1.011 operai su 1.087 aventi diritto.

FIAT: “GRANDE SENSO DI RESPONSABILITA'” - “La Fiat apprezza il grande senso di responsabilità dimostrato dai dipendenti dello stabilimento” ex Bertone. E’ quanto si afferma in una nota dell’azienda appena terminato lo scrutinio nello stabilimento di Grugliasco, che ha decretato la netta vittoria dei si’.

“Si attende ora di verificare - sottolinea la Fiat nella nota - la disponibilita’ delle organizzazioni sindacali a formalizzare la proposta aziendale, che comporta l’applicazione anche nelle Officine Automobilistiche Grugliasco, a partire dal 1 gennaio 2012, del contratto collettivo specifico di primo livello gia’ previsto per lo stabilimento Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco e per quello di Mirafiori”.

Fiat conferma che, “in presenza della firma di un accordo e dell’esistenza delle condizioni applicative necessarie provvedera’ a dare il via libera al piano di investimenti previsti dal progetto”.
 

SACCONI: “VINCE IL BUON SENSO” - “Il programma ‘Fabbrica Italia’ segna un altro significativo passo avanti che a questo punto nemmeno i percorsi giudiziari possono mettere in discussione”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentano la vittoria dei si’ al referendum nella fabbrica ex Bertone della Fiat. “Il buon senso - aggiunge Sacconi - ha prevalso sull’ideologia”.

FIOM: “NE' VINCITORI NE' VINTI” - “I lavoratori hanno seguito le indicazioni delle loro Rsu e hanno scelto come forma di difesa di non regalare alla Fiat alcun alibi per non riaprire questo stabilimento”.

Lo ha dichiarato Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom, commentando i primi risultati del referendum alla ex Bertone, che vedono una netta prevalenza dei sì. Bellono ha poi sottolineato: “Non ci sono né vincitori né vinti, a parte i lavoratori”.

Secondo il sindacalista “a questo punto deve essere la Fiat a confermare l’investimento prospettato” mentre da parte della Fiom Bellono ha ritenuto “importante che il sindacato continui la propria azione, sia dal punto di vista sindacale sia da quello legale”.

Un altro elemento importante, ha ancora rilevato Bellono, è che “domani si riuniscono le Rsu per capire se c’è la disponibilità da parte di tutti ad una verifica del mandato”.

CISL: “LA FIOM HA PERSO” - “Ha vinto la responsabilità , ha perso l’estremismo della Fiom’’: cosi’ il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, commenta la vittoria del sì al referendum alla ex Bertone per l’investimento della Fiat.

“L’esito del voto alla ex Bertone è un segnale di svolta nella vicenda Fiat. Spero - aggiunge Bonanni - che ora il gruppo dirigente della Cgil tiri le somme e analizzi questa clamorosa sconfitta di una linea antagonista che è stata bocciata in maniera plebiscitaria dai lavoratori della ex Bertone. I lavoratori hanno dimostrato nei fatti di essere molto più responsabili del gruppo dirigente nazionale della Fiom”