Roma, 8 maggio 2011 -  Vita da cani. Dal condominio al parco pubblico senza dimenticare le spiagge, e’ un proliferare di divieti per gli amici a quattro zampe. E dal nord al sud del Paese, in alcuni casi riguardano anche gli amati gatti. Viaggio tra i divieti del Paese dove la parte del leone la fa sempre Fido: scoraggiato addirittura l’effetto emulazione provocato dall’abbaiare di un singolo cane. E’ stata proprio la Corte di Cassazione a condannare per disturbo della quiete i proprietari di cani che avevano l’abitudine di abbaiare ‘a catena’ tenendo sveglio il quartiere.

Un divieto ancora piu’ rigoroso per i cani che vivono in appartamento: in questo caso - e’ sempre la Cassazione a dirlo - i proprietari devono essere ancora piu’ scrupolosi ad “osservare il regolamento condominiale”. Se possibile, bisogna anche prevenire gli strepiti degli animali domestici. Come? “Limitando le occasioni di disturbo e prevenendo le possibili cause di agitazione ed eccitazione dell’animale, soprattutto nelle ore notturne”.
 

Qualche piccola concessione: le vittime dei rumori - la fonte e’ sempre la Cassazione - “devono sforzarsi di tollerare episodi saltuari di disturbo da parte dei cani” che vivono nel loro palazzo.

A Trapani un proprietario si e’ visto multare dalla Cassazione per non avere dotato il cane di ‘pattine’. Nel Pavese il Comune ha pensato anche di imporre divieti nei confronti dei mici.
Il vade retro e’ soprattutto rivolto alle ‘gattare’ alle quali e’ vietato di dar da mangiare ai “gatti selvatici”.

A Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, il Comune ha pensato anche ad un’ ordinanza che dice esattamente dove e’ lecita la “sgambatura dei cani” che, fuori da ogni tecnicismo, significa tra l’altro indicare il posto nel quale i i ‘quattrozampe’ sono liberi di fare i loro bisogni. “E’ severamente vietato - si legge nell’ordinanza del Comune di Guidonia- abbandonare in spazi pubblici le deiezioni solide dei cani; e’ obbligo di ciascun proprietario dotarsi di sacchetto e paletta esibendoli in caso di richiesta da parte degli organi di vigilanza’’.

I cani, si legge nell’ordinanza del Comune di Guidonia, ‘’devono essere tenuti al guinzaglio da persone in grado di controllarli; per i cani potenzialmente pericolosi e’ obbligatorio l’uso della museruola oltre che del guinzaglio; e’ vietato l’ingresso dei cani nei giardini pubblici; la sgambatura dei cani e’ prevista in alcuni spazi appositi come nei parchi di Villalba (Parco Di Nella) e Colleverde (Parco di Via Monte Gran Paradiso)”.

Regole rigide anche al parco dove, se i i quattrozampe non vengono fatti passeggiare nelle apposite aree loro dedicate, corre l’obbligo di tenerli al guinzaglio. E in spiaggia? Almeno sotto questo profilo, l’Ente Nazionale della Protezione Animali (Enpa) annuncia che le spiagge aperte ai cani sono aumentate, passando dalle 46 del 2008 alle 58 di oggi. C’e’ anche una classifica delle regioni piu’ tolleranti e di quelle piu’ inflessibili: la palma della piu’ animalista spetta alla Toscana che mette a disposizione degli animali 15 spiagge. Seguono l’Emilia Romagna con 13 e la Liguria con 11.