Roma, 17 giugno 2011 - “Io so dov’è Emanuela. E’ viva e si trova in un manicomio in Inghilterra, nel centro di Londra ed è sempre stata sedata. Con lei ci sono due medici e quattro infermiere. A quello che mi risulta, è in buone condizioni di salute”. La nuova rivelazione sul caso della ragazza scomparsa a Roma nel 1983 è arrivata con una telefonata durante la trasmissione Metropolis, condotta da Valentina Renzopaoli su RomaUno, andata in onda in diretta ieri sera e dedicata all’anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi e alla presentazione del libro di Pietro Orlandi e Fabrizio Peronaci (Corriere della Sera) ‘Mia sorella Emanuela’.

L’uomo che ha telefonato si è presentato come un ex agente dei servizi (“Sismi”) citando una “struttura protetta italiana”, nella quale aveva il nome ‘in codice’ “Lupo” o “Lupo Solitario”.

Ha raccontato di abitare al momento in Brasile e che Emanuela sarebbe stata prelevata da una Bmw nera, auto che sarebbe stata lasciata nel sotterraneo del parcheggio dove poi è stata ritrovata; sarebbe stata trasferita su una Mini verde e sedata e a bordo ci sarebbero stati anche un agente dei servizi segreti inglesi e una donna. “Emanuela è passata per la Germania, la Francia e l’Inghilterra - ha detto ‘Lupo solitario’ - a Bolzano, invece, non è mai passata. È stato un depistaggio, come per la storia della betoniera” della Banda della Magliana. E inoltre è passata a Merano, dove “c’è una persona che sa tutto”.

L’uomo ha spiegato di aver rotto il silenzio soltanto dopo 28 anni dalla scomparsa della ragazza perché “stuzzicato” e “tirato in causa con delle falsità e delle promesse” e “a questo punto paghi chi deve pagare”, ha detto. Alla richiesta di spiegazioni di Pietro Orlandi, fratello della ragazza, sul movente del sequestro, il sedicente ex 007 ha risposto: “Devi scavare in fondo a cosa faceva tuo papà, mi dispiace Pietro, scoprirai cose che non ti piaceranno” e poi ha riferito che il padre Ercole Orlandi era venuto a conoscenza di giri consistenti di denaro da ‘pulire’, giri legati all’Istituto Antonveneta. Secondo il misterioso testimone il rapimento di Emanuela Orlandi sarebbe quindi legato al rapporto tra Ercole Orlandi e Roberto Calvi.

Mitomane o testimone preziosissimo, il mistero si infittisce.

L’emittente RomaUno ha postato su You Tube il video con la telefonata (http://www.youtube.com/watch?v=6CU-4YmIKtE) e metterà a disposizione della magistratura tutto il materiale.