Milano, 23 giugno 2011 - “L’omossessualità è una scelta consapevole e più evoluta. Quello omossessuale è l’amore puro”. Ne è convinto l’oncologo Umberto Veronesi, intervenuto sul tema oggi a Milano, a margine della presentazione dell’annuale Conferenza mondiale ‘The future of science’ che si terrà a Venezia dal 18 al 20 settembre.

Veronesi si colloca “sul fronte opposto” rispetto ai sindaci che in questi giorni hanno espresso dichiarazioni contestate dalle associazioni che difendono i diritti dei gay. In particolare rispetto al sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha dichiarato di voler favorire le coppie sposate ai fini delle graduatorie pubbliche, a dispetto di quelle di fatto, omosessuali comprese. Le dichiarazioni del primo cittadino del capoluogo emiliano arrivano dopo quelle di Fabio Federico, sindaco di Sulmona, che avrebbe definito alcuni tipi di omosessualità un’aberrazione genetica, frasi poi rinnegate.

“L’amore omosessuale - replica Veronesi - è l’amore più puro.  L’amore etero, invece, è strumentale alla procreazione: ‘Io ti amo non perché amo te, ma perché in te ho trovato la persona con cui fare un figlio’. L’amore omosessuale no. Un omosessuale dice: ‘Amo te perché sei più vicino a me, perché hai un cervello più vicino al mio. Il tuo pensiero, la tua sensibilità, i tuoi sentimenti sono più vicini ai miei’”.

 Secondo lo scienziato è difficile dire se la chimica, o qualcos’altro, abbia un ruolo nella sessualità. “Aver qualcosa di chimico dentro” che spinge verso l’eterosessualità o l’omosessualità “vorrebbe dire che uno è predisposto e che geneticamente nasce già omosessuale. Questo non lo penso. La sessualità si diffonde in rapporto agli stili di vita, alla cultura del momento, è anche un atteggiamento contagioso”, osserva Veronesi.
 

LA REPLICA DI GIOVANARDI -  “Vasco Rossi e Umberto Veronesi sono in corsa per il premio ‘delirio d’estate’”, è la nomination che Carlo Giovanardi propone per il Blasco “per aver definito vergognose le leggi che impediscono di guidare ubriachi” e per l’oncologo “per aver definito il rapporto omosessuale ‘piu’ puro di quello eterosessuale’ perche’ quest’ultimo e’ finalizzato alla procreazione”.

 “Per fortuna questi vaneggiamenti non riusciranno a vanificare l’opera di milioni di famiglie e di educatori - aggiunge il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - che sanno bene che il futuro dei giovani e la sopravvivenza della nostra societa’ dipendono dal saper mettere assieme il rispetto della liberta’ di tutti ma anche dal non esaltare comportamenti che, da un lato, mettono a rischio la vita di terze persone e, dall’altro, non possono essere certamente definiti piu’ evoluti e superiori all’amore che lega un uomo ad una donna”.