Roma, 28 giugno 2011 - La rete Anonymous ha attaccato il sito dell'Agcom (Autorità garante per le comunicazioni), nel nome della libertà per Internet.  Le nuove norme in materia di diritto d’autore stabilite dall’Agcom, che dovrebbero essere approvate il prossimo 6 luglio, hanno scatenato la protesta degli hacker più politicamente scorretti del web. Così, dopo Silvio Berlusconi, il Popolo della libertà e la Lega Nord,  un nuovo target è finito nel mirino di 'Anonymous', il gruppo che ha mandato nei giorni scorsi in tilt alcuni siti governativi.

In particolare, il gruppo di hacker ' Anonymous' denuncia che "l'Agcom vorrebbe istituire una procedura di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d'autore. L'Autorità potrebbe  - oltre che multare chi non eseguisse la rimozione, si legge nel comunicato - ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall'Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario, che dovrebbe essere un passo indispensabile".

La scelta della via amministrativa, senza il passaggio in Parlamento o attraverso un tribunale, potrebbe velocizzare di molto il processo di controllo e relativa chiusura di  interi siti internet stranieri - da Wikileaks ai siti di condivisione come Youtube  - sulla base del sospetto di violazione del copyright. Un esempio: per un singolo contenuto 'pirata', l’Agcom potrebbe decidere la chiusura arbitraria di un portale come YouTube, i cui server si trovano in Irlanda.

I membri dell’Autorità sono divisi sulla questione. Su internet, dai blogger alle associazioni dei consumatori, si moltiplicano le richieste di raccolta firme  per convincerli a passare la questione al Parlamento, come prevede la Costituzione. Sul sito https://secure.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/ è possibile firmare la petizione on line.

 

 IL MESSAGGIO VIDEO DI SITONONRAGGIUNGIBILE.IT

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