Palermo, 1 luglio 2011 - Nuovo colpo alla mafia dei Corleonesi. Arrestato Gaetano Riina, fratello del padrino di Cosa nostra Toto’, nel corso di un blitz tra Corleone, Bagheria e Mazara del Vallo. L’operazione, denominata “Apice”, porta la firma dei carabinieri del Gruppo di Monreale e del Ros, coordinati dal procuratore aggiunto Ignazio De Francisci e dal sostituto Marzia Sabella della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

In manette altre tre persone, destinatarie, come il 78enne Gaetano Riina, delle ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso ed estorsioni. Tutti sono accusati di far parte della famiglia mafiosa di Corleone: due pronipoti del boss e un'altra persona. Si tratta di Alessandro Correnti e Giuseppe Grisafi,
parenti di Riina, e Giovanni Durante.

L’attivita’ investigativa, durata circa tre anni, ha permesso di delineare il nuovo assetto del mandamento mafioso di Corleone e delle storiche famiglie che avevano subito durissimi colpi a seguito della cattura dei capi storici e del sequestro di numerosi beni, dopo l’imponente operazione “Perseo”, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo, culminata in un centinaio di arresti, fermando il tentativo di ricomposizione della commissione provinciale di Cosa nostra.

Le indagini da subito hanno dimostrato la forte influenza di Gaetano Riina, con trascorsi per mafia fin dai primi anni Settanta, e il quale, benche’ residente da anni a Mazara del Vallo, forte della sua esperienza e del rapporto di parentela con il capo di Cosa nostra, era la persona con il giusto carisma e ascendente per poter rappresentare autorevolmente Corleone nel rapporto spesso complicato con gli altri mandamenti della provincia.

 

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