Roma, 2 luglio 2011 - Tre milioni di euro di risarcimento danni “per non avere potuto mai avere una famiglia e una sicurezza del futuro”. E’ la richiesta avanzata da un docente, precario da ben 32 anni, che - stanco della sua situazione lavorativa e oramai prossimo alla pensione - ha deciso di rivolgersi al Codacons e denunciare la condizione di disagio in cui ha sempre vissuto.

M. M., 54 anni, residente a Roma, insegna dal 1979 senza aver mai ottenuto una cattedra di ruolo. Raccolta la sua storia, il Codacons ha deciso di intervenire presentando una denuncia all’Ispettorato del lavoro e ipotizzando le fattispecie di “sfruttamento del lavoro”, abuso di autorita’ su soggetto debole e appropriazione indebita di forza lavoro: vengono chiamati a risponderne tutti i ministri dell’Istruzione che si sono succeduti dal 1979 ad oggi - in totale, ben 28 - e vengono richiesti 3 milioni di euro di risarcimento.

“Siamo di fronte ad un caso assurdo, che a nostro avviso puo’ configurare un vero e proprio sfruttamento del lavoro - afferma il presidente Carlo Rienzi - Per fortuna i Tribunali di tutta Italia stanno accogliendo le richieste dei precari della scuola, come nel caso della Corte d’Appello di Firenze che pochi giorni fa ha rigettato un appello del ministero dell’Istruzione che chiedeva la riforma della sentenza del Tribunale di Livorno che aveva correttamente riconosciuto in favore di un docente il diritto alla stipula di un contratto fino al 31 agosto anziche’ fino al 30 giugno”.

Il Codacons ha raccolto finora circa 2mila adesioni dai precari della scuola ai ricorsi collettivi promossi dall’associazione dinanzi ai Tribunali del Lavoro, in cui si chiede al ministero dell’Istruzione l’adozione degli atti amministrativi generali necessari ad ottenere la definitiva immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e la conseguente conversione dei contratti di lavoro a tempo determinato.