Bruxelles, 7 luglio 2011 - "Prevedo che taglieremo alcuni fondi" per il progetto Torino-Lione, ha detto oggi il commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas, senza dare pero' cifre sull'esatto ammontare della riduzione dei finanziamenti. "Avevamo impegnato 671 milioni per la connessione Torino-Lione e l'accordo prevedeva che se non fossero stati assorbiti entro il 2015 ci sarebbero stati dei tagli," ha spiegato il commissario Kallas durante una conferenza stampa a Bruxelles.

"Analizzeremo la situazione, ma realisticamente ritengo che taglieremo alcuni fondi", ha spiegato il commissario. "Non posso dare alcun numero oggi, ma prevedo che ci saranno dei tagli", ha aggiunto il commissario. Il commissario ha comunque sottolineato che l'Ue "è interessata alla continuazione di questo progetto", e ha mostrato apprezzamento per l'esito dell'incontro svoltosi ieri tra autorita' italiane e francesi. A causa dei ritardi verificatesi negli ultimi 18 mesi, la Commissione ritiene che il termine del 2015 difficilmente sara' rispettato per il completamento dei lavori sulla Torino-Lione.

La decisione sulla revisione dei finanziamenti sara' adottata durante il prossimo autunno, secondo quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Commissione Ue. Nella nota, la Commissione "incoraggia l'Italia ad accelerare il processo di approvazione 'del progetto preliminare'" che era tra le condizioni per lo sblocco dei finanziamenti Ue.

COTA - "Non sono preoccupato. La Commissione Europea ha infatti confermato che quest'opera e' prioritaria e che, quindi, gli stanziamenti ci sono". ribatte il presidente del tremonte, Roberto Cota, sottolineando di essere "determinato, perche' negli anni passati si sono fatte tante chiacchiere e, invece, adesso bisogna fare i fatti e rispettare la tempistica, cosa che stiamo facendo puntualmente".

A proposito poi della riunione della commissione intergovernativa svoltasi ieri a Roma, Cota ha detto: "e' stato un incontro significativo, restavano, infatti, da sciogliere due nodi, in primo luogo, il cosiddetto fasaggio, ossia l'approvazione della realizzazione del progetto in due tempi e questo e' stato sciolto, per quanto riguarda l'altro nodo, quello legato alla ripartizione dei fondi tra Italia e Francia, penso che lo si potra' risolvere in maniera positiva".