Roma, 14 luglio 2011  - Trentaquattro suicidi, 532 tentati suicidi, 2.583 atti di autolesionismo e 3.392 proteste. E’ il bilancio dei primi sei mesi del 2011 nelle carceri italiane dove, alla mezzanotte di ieri, erano rinchiusi in tutto 66.929 detenuti, di cui 64.081 uomini e 2.848 donne, a fronte di una disponibilità reale di posti detentivi pari a 43.879.

Un surplus di 23.050 detenuti in più rispetto alla massima capienza, che determina un indice medio nazionale di affollamento pari al 52,5%. A tracciare il quadro è la Uil Pa Penitenziari che ricorda come, in dieci regioni italiane, il tasso di affollamento vari dal 15% al 50%. In nove dal 51% all’80%.

L’unica regione italiana che non presenta una situazione di sovraffollamento è il Trentino Alto Adige. Capofila, per sovraffollamento, la Puglia (79,4 %), seguita da Marche (71,8%), Calabria (70,6%), Emilia Romagna (69,7%) e Veneto (68,0%). L’istituto con il più alto tasso di affollamento si conferma quello di Lamezia Terme (186,7%), seguito da Busto Arsizio (152,17%), Brescia Canton Mombello (146,6%), Varese (145,3%) e Mistretta (143,8%). Il 50% (102) delle strutture penitenziaria presenta un affollamento dal 50% all’80%; il 35% (72) un affollamento dal 2% al 49%.

Il segretario generale del sindacato, Eugenio Sarno, spiega che dal 1 gennaio al 30 giugno del 2011 si sono verificati 34 suicidi in cella. Nello stesso arco temporale in 135 istituti sono stati tentati 532 suicidi, dei quali oltre duecento sventati in extremis dal personale di polizia penitenziaria.

Il maggior numero di tentati suicidi si è verificato a Cagliari (28). Seguono Firenze Sollicciano (25), Teramo (19), Roma Rebibbia, San Gimignano e Lecce con 18 tentati suicidi. In 160 istituti si sono verificati 2583 episodi di autolesionismo grave. Il triste primato spetta a Bologna (112), a seguire Firenze Sollicciano (106), Lecce (93), Genova Marassi (77) e Teramo (66).

Ad aggravare il quadro complessivo concorrono i 153 episodi di aggressioni in danno di poliziotti penitenziari, che contano 211 persone ferite. Sempre dal 1 gennaio al 30 giugno 2011 in 175 istituti si sono verificate 3392 proteste individuali (scioperi della fame, rifiuto del vitto, rifiuto della terapia). Proteste collettive (battiture, rifiuti del carrello) invece in 126 istituti.