Roma, 17 luglio 2011 - E’ morto dopo essere stato rimandato a casa per ben cinque volte dai quattro ospedali romani a cui aveva chiesto soccorso. E’ la tragica odissea di Giorgio Manni, 51 anni, che a causa di forti dolori ai reni, che gli impedivano di respirare bene, si e’ rivolto a diversi Pronto Soccorso, ultimo quello dell’ospedale di Subiaco, da cui poi e’ stato trasferito al Policlinico di Tor Vergata quando ormai le condizioni erano disperate.

Il governatore del Lazio Renata Polverini ha annunciato che “la Regione ha chiesto alla direzione sanitaria della Asl RmG di attivare immediatamente una commissione d’inchiesta sul decesso di Giorgio Manni”.

“E’ un quadro impressionante quello riportato dalla stampa di oggi, per questo ho chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di avviare una istruttoria subito”. Cosi’ Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo la morte di un uomo rimandato a casa per ben cinque volte dai quattro ospedali romani a cui aveva chiesto soccorso.

Quanto accaduto va verificato al piu’ presto, perche’ e’ inaccettabile che una persona malata sia obbligata a cercare assistenza spostandosi di ospedale in ospedale, per trovare da sola una soluzione. Sembra profilarsi una preoccupante inefficienza della rete di emergenza e urgenza regionale, per questo ho chiesto ai Nas di acquisire tutti i documenti relativi al paziente e quanto sia necessario a certificare le richieste di aiuto ai nosocomi e i motivi del mancato ricovero. Questo caso deve farci riflettere piu’ in generale sul funzionamento della rete di emergenza e urgenza del nostro Paese, le cui carenze organizzative erano gia’ state di recente rimarcate dalla Commissione Igiene e Sanita’ del Senato”.