Roma, 5 agosto 2011 -  Il record mondiale è stato stabilito l'8 settembre 2010: la Camera lavorò esattamente per 10 minuti: dalle 17.05 alle 17.15, poi la seduta vene aggiornata al 14 settembre.

SENZA VERGOGNA - Adesso che, finalmente, i rappresentanti del popolo sono andati in ferie e ci resteranno per 32 giorni, può essere utile analizzare un anno di lavoro (lavoro?) di deputati e senatori per rendersi ulteriormente conto che questa casta non conosce né il pudore né la vergogna.

UN GIORNO SU TRE - Alla Camera (147 sedute) hanno lavorato 1 giorno su 3 , al Senato (121 sedute) ancora meno. Il tempo medio di approvazione di un disegno di legge si è quadruplicato: occorrono 452 giorni prima che un provvedimento divenga operativo. Esclusi i decreti del governo, convertiti in legge, nel settembre 2010 sono diventati legge 2 provvedimenti di bilancio; in ottobre ancora 2; in novembre tre (trattati internazionali con Malawi, Slovenia e Bielorussia); in dicembre 5 e la Finanziaria. Nel 2011, il tracollo. Brillano, fra le sfolgoranti iniziative da ascrivere al lavorio dei parlamentari i quattro mesi trascorsi per individuare a Roma la sede dela Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo.

LA CODA DEL CANE - Per la ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia il Parlamento ci ha messo 22 giorni: particlarmente estenuante il dibattito sul taglio della coda dei cani. Alla Camera sono ferme 3.590 propopste di legge, al Senato sono 2.145.

1.061.479.554 EURO - Questo è quanto ci costa la Camera in uin anno. Per il Senato, invece, ogni anno dobbiamo pagare 545.142.912 euro. I vitalizi degli ex deputati comportano un salasso di 138.200.000 euro all'anno; gli ex senatori, invece, ci costano 81.250.000 euro all'anno.

2.308 EX -  Tanti sono i deputati e i senatori non più in carica che ogni mese incassano una cifra variabile fra i 1.700 e i 7.000 euro. Nell'elenco figurano nomi eccellenti: Alfonso Pecoraro Scanio, ex leader dei Verdi (5 legislature, prende 5.802 euro netti al mese da quando aveva 49 anni: oggi  ne ha 52). Oliviero Diliberto, segretario del Pdci, 455 anni, con  legislature intasca 5.303 euro netti al mese. Luciano Benetton, che in Senato ci è rimasto per 2 anni, percepisce 2.199 euro netti; la stessa cifra versata a Carlo Taormina.

Secondo gli uffici della Camera, per legge un ex deputato  non può rinunciare al vitalizio: al massimo può devolvere il compenso in beneficenza. Secondo Panorama, se lo stipendio di un deputato o di un senatore fosse direttamente proporzionale alle presenze in aula, il risparmio sarebbe spaventoso: 12,5 milioni di euro. Dall'inizio della sedicesima legislatura, ogni singoll deputato ha maturato 444.638 euro che corrispondono a 8.677 votazioni. l'on. Antonio Gaglione ( Pd) recordman di assentesimo (93%) avrebbe dovuto ricevere 31.124,66 euro; Niccolò Ghedini, avvocato del premier (76% delle assenze), 106.713 euro; Mirko Tremaglia, 86 anni (75% di assenze), 111.159,60 euro.  Ma quando Calderoli e altri presentarono a Fini la proposta di agganciare lo stipendio alle presenze effettive, il presidente della Camera rispose sdegnato: "Non siamo qui a cottimo". Non ci sono dubbi.