Napoli, 9 agosto 2011 - Ritratti con un mitra puntato alla testa, questa la foto choc dei marittimi italiani della petroliera Savina Caylyn, ostaggio dei pirati dallo scorso 8 febbraio.

L'immagine forte è pubblicata da Il Mattino di oggi e risale al 9 giugno scorso quando fu inviata via fax dai rapitori alle famiglie dei marinai italiani.

La nave, con a bordo un equipaggio di 22 persone, 17 indiani e 5 italiani, fu sequestrata dai pirati in pieno Oceano Indiano, a 880 miglia dalle coste somale e a 500 miglia dall’India.

Cinque le foto trasmesse: in esse i prigionieri appaiono spaventati sotto la minaccia di mitragliatrici Rpg puntate loro contro da pirati che sembra siano nel piu’ dei casi minorenni e hanno il volto coperto dalle kefiah e le cartucciere con le munizioni al collo.

Nelle foto si vedono tre italiani scalzi, seduti per terra, i polsi legati da grosse cime. In alcuni immagini indossano una maglietta, in altre sono a torso nudo e stringono in mano un pugno di riso o hanno delle taniche. Non mostrano segni di violenza sul corpo, ne’ sembrano denutriti.

L’ultimo contatto tra il capitano della nave, il procidano Giuseppe Lubrano Lavadera, e la moglie risale al 16 giugno. In quella telefonata il comandante fece presente le condizioni dettate dai pirati per il rilascio precisando che per ogni mese in piu’ la richiesta di riscatto sarebbe aumentata di 250 mila dollari. In piu’ il comandante riporto’ la minaccia fatta dai pirati di decapitare un membro dell’equipaggio nel caso le richieste non fossero state esaudite.

La moglie, Nunzia Nappa, lancia un accorato appello alle istituzioni perche’ si faccia presto per garantire una soluzione positiva alla vicenda.