Milano, 8 settembre 2011 - Filippo Penati è stato iscritto nel registro degli indagati da parte della procura di Monza, con l'accusa di concorso in corruzione, anche nel capitolo dell'inchiesta che riguarda la Milano-Serravalle. Penati è già accusato di concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti. 

La nuova iscrizione riguarda la vicenda dell’acquisto avvenuto nel 2005 da parte della Provincia di Milano del 15% delle quote della Milano Serravalle. L’imprenditore Piero Di Caterina, aveva raccontato di incontri per creare una sorta di sovraprezzo nell’operazione di vendita, in modo da ricavare una ‘tangente’ che avrebbe raggiunto Penati e Vimercati.  

In questo capitolo è indagato anche il manager di Banca Intesa, Maurizio Pagani insieme ad altri che secondo Di Caterina avrebbero partecipato agli incontri.

RIESAME IL 21 OTTOBRE - È fissato al 21 ottobre prossimo l’udienza al tribunale delle libertà su appello della Procura di Monza per Filippo Penati, indagato per concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti nell’ambito dell’inchiesta relativo a un giro di presunte tangenti nell’area ex Falck e Marelli. Il ricorso dei pm Walter Mapelli e Franca Macchia fa seguito al rigetto nei giorni scorsi della richiesta di arresto per Penati da parte del gip di Monza Anna Magelli. Il giudice aveva ‘bocciato’ la richiesta riqualificando le accuse di concussione in corruzione, reato che prevede termini di prescrizione più brevi e facendo cadere il reato di finanziamento illecito ai partiti. Intanto alla Procura di Monza è iniziato l’interrogatorio di Giovanni Camozzi, avvocato ed ex braccio destro di Luigi Zonino.